Uscire da scuola media da soli? Vertecchi: “Una regola per tutti è inutile”

A che età è giusto permettere ai ragazzi di uscire da scuola da soli? “Difficile dare una risposta univoca e regolamentare la questione a tutti i costi finisce per creare una situazione aberrante”. Non ha dubbi Benedetto Vertecchi, decano dei pedagogisti italiani: “L’autonomia dei ragazzi si coltiva studiando, il resto è psicologia spiccia”.

Sui social pareri contrapposti

Il dibattito in questi giorni appassiona genitori e insegnanti e lo dimostra la partecipazione al sondaggio che abbiamo lanciato ieri. C’è chi come Dario C. che commenta “È la legge che è una minchiata e SOPRATTUTTO la sua errata interpretazione: far tornare a casa i ragazzi NON è abbandonarli, ma responsabilizzarli” mentre Maria L. è contraria “i genitori l’arduo compito di educare i figli alla responsabilità e civiltà dell’individuo”.

Trovare la quadra tra due esigenze contrapposte non è cosa facile. Da un lato i genitori alle prese con problemi di organizzazione familiare che speravano superati, dall’altro gli insegnanti che non ci stanno a sopportare l’eventualità di un’accusa per “mancato controllo”. Al centro della contesa i ragazzi che tempie  modi di crescita diversi l’uno dall’altro.

Impossibile una soluzione univoca

sponsor

Per questo è impossibile trovare una soluzione adatta a tutti. “Sono situazioni che vanno storicizzate e localizzate rispetto al contesto nel quale vive la famiglia e la sua condizione” spiega Vertecchi che aggiunge: “Da piccolo abitavo a Roma e andavo a scuola da solo già in prima elementare percorrendo da circa 500 metri. Era una cosa normalissima ma che oggi nessun genitore consentirebbe. Forse in qualche piccolo paese di provincia è ancora possibile, ma non è certo la normalità“.

E l’autonomia dei ragazzi? Non rischiamo di crescere una generazione di bamboccioni? Sottolinea ancora Vertecchi: “I ragazzi devono andare a scuola, la vera autonomia è quella che si acquisisce dentro la scuola, studiando. La conoscenza rende liberi, è una frase fatta ma è la più vera”.