La protesta durerà fino al 30 luglio di fronte alla sede centrale del gruppo Eurospin, una delle insegne di discount più diffuse nel nostro paese. Animal Equality con lo slogan “La spesa crudele” chiede che l’insegna si impegni a fermare la vendita di uova che provengono da galline allevate in gabbia. “Aziende concorrenti – scrive in una nota l’associazione animalista – come Coop, Lidl, Esselunga, Auchan, Carrefour e Pam Panorama hanno già pubblicato il loro impegno a cessare la vendita di uova di galline allevate in gabbia, ed Eurospin rimane una fra le ultime grandi aziende della grande distribuzione organizzata in Italia a non avere ancora fatto questo importante passo, che dimostrerebbe l’interesse dell’azienda a tutelare il benessere degli animali ma anche ad ascoltare le richieste dei consumatori”.
In un video Animal Equality ha denunciato le condizioni in cui questi animali vivono “rinchiuse in gabbie minuscole in cui non riescono nemmeno a stendere completamente le ali, incapaci di esprimere alcun comportamento naturale”
La politica di vendita di 5 insegne
Dal 1° gennaio 2012, ricorda l’associazione animalista, le gabbie di batteria convenzionali sono state vietate nell’Unione Europea. Tuttavia, l’utilizzo di gabbie modificate, anche denominate “arricchite” o “in colonia”, è ancora consentito. Le gabbie arricchite ospitano normalmente colonie tra le 60 e le 80 galline ciascuna.
In queste gabbie ogni gallina ha a disposizione 750cm2, una superficie poco più grande di un foglio A4.
Ciwf, ong ambientalista presente in molti paese, a maggio ha presentato un report sulla vendita di uova da galline in gabbia nelle 5 principali insegne della Gfo italiana in base a tre criteri:
- impegno a non vendere più uova in gabbia a proprio marchio;
- impegno a non vendere più uova in gabbia di altri marchi;
- trasparenza nella comunicazione ai consumatori tramite la pubblicazione del proprio impegno sul sito internet;
Ecco le politiche di vendita delle singole catene con le valutazioni di Ciwf:
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COOP: prima ad eliminarle: lo stop è cominciato nel 2010
Dal 2010 Coop ha eliminato dal proprio assortimento le uova di galline allevate in gabbia. Per questa sua importante scelta, Coop ha ricevuto il nostro simbolico Premio Good Egg. Anche alcuni prodotti a marchio Coop sono realizzati con uova non da gabbia, come maionese, salse e pasta all’uovo.
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- – Impegno a non vendere più uova in gabbia a proprio marchio: solo da galline non allevate in gabbia su tutti i punti vendita
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- – Impegno a non vendere più uova in gabbia di altri marchi: solo da galline non allevate in gabbia su tutti i punti vendita
- – Trasparenza nella comunicazione ai consumatori tramite la pubblicazione del proprio impegno sul sito internet: policy presente sul loro sito
ESSELUNGA: da marzo 2017 ‘gabbie’ bandite
A marzo 2017, Esselunga ha comunicato che ha già eliminato dal proprio assortimento le uova da galline allevate in gabbia. La decisione riguarda tutte le uova in guscio, sia quelle a proprio marchio che quelle di altri marchi. Inoltre, anche alcuni prodotti a marchio Esselunga sono realizzati con uova da galline non in gabbia. Provengono, infatti, da galline non allevate in gabbia anche gli ovoprodotti utilizzati per la produzione di paste fresche, prodotti da forno, pasticceria, e prodotti di gastronomia fabbricati negli stabilimenti di Esselunga, oltre a quelli impiegati per alcuni prodotti da ricorrenza (come panettoni, pandori e colombe a marchio Le Grazie).
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- – Impegno a non vendere più uova in gabbia a proprio marchio: solo da galline non allevate in gabbia su tutti i punti vendita
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- – Impegno a non vendere più uova in gabbia di altri marchi: solo da galline non allevate in gabbia su tutti i punti vendita
- – Trasparenza nella comunicazione ai consumatori tramite la pubblicazione del proprio impegno sul sito internet: policy presente sul loro sito
AUCHAN: entro 5 anni via da tutti gli scaffali
Ad aprile 2017, Auchan ha annunciato che smetterà di vendere uova da galline allevate in gabbia in tutti i suoi punti vendita entro i prossimi 5 anni (ipermercati Auchan e supermercati Simply). La decisione coprirà sia le uova a proprio marchio che quelle di tutti gli altri marchi.
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- – Impegno a non vendere più uova in gabbia a proprio marchio: solo da galline non allevate in gabbia su tutti i punti vendita
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- – Impegno a non vendere più uova in gabbia di altri marchi: solo da galline non allevate in gabbia entro i prossimi 5 anni su tutti i punti vendita
- – Trasparenza nella comunicazione ai consumatori tramite la pubblicazione del proprio impegno sul sito internet: policy presente sul loro sito
CARREFOUR: ad aprile 2017 stop in tutto l’assortimento
Ad aprile 2017, Carrefour ha annunciato di avere già eliminato tutte le uova da galline allevate in gabbia, sia a proprio marchio che ad altri marchi, nei 477 punti vendita a gestione diretta (Carrefour, Market, Express, DocksMarket e GrossIper). Nei rimanenti 593 punti vendita in franchising il gruppo francese sta portando avanti un’azione di sensibilizzazione affinché entro fine 2019 anche tutti i punti vendita in franchising siano completamente liberi da uova da galline in gabbia.
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- – Impegno a non vendere più uova in gabbia a proprio marchio: solo da galline non allevate in gabbia su tutti i punti vendita
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- – Impegno a non vendere più uova in gabbia di altri marchi: : in 477 punti vendita a insegna Carrefour, Market, Express, DocksMarket e GrossIper le uova sono già tutte da galline non allevate in gabbia; nei restanti 593 franchising solo da galline non in gabbia entro fine 2019
- – Trasparenza nella comunicazione ai consumatori tramite la pubblicazione del proprio impegno sul sito internet: policy presente sul loro sito
CONAD: Entro la fine del 2017 via dalle uova a marchio
Nonostante abbia recentemente inviato un comunicato stampa per annunciare che entro il 2017 eliminerà dagli scaffali le uova a proprio marchio provenienti da galline allevate in gabbia, Conad è rimasto l’unico tra le prime cinque insegne di supermercati italiani a non avere pubblicato sul proprio sito una policy e a vendere ancora uova da galline allevate in gabbia di altri marchi.
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- – Impegno a non vendere più uova in gabbia a proprio marchio: solo da galline non allevate in gabbia entro fine 2017
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- – Impegno a non vendere più uova in gabbia di altri marchi: vende ancora uova da galline allevate in gabbia su tutti i punti vendita
- – Trasparenza nella comunicazione ai consumatori tramite la pubblicazione del proprio impegno sul sito internet: nessuna policy pubblica per il benessere delle galline