Sciroppo d’agave e aloe per restare in forma. Poco zucchero contro l’iperattività. I miti alimentari di questa settimana cercano di fare chiarezza nelle tante (troppe) credenze “salutistiche”.
Ho deciso di sostituire a pranzo il pane bianco con dei grissini, delle fette biscottate o dei crackers. Sono più salutari e soprattutto hanno poche calorie
FALSO Questi prodotti oggi molto diffusi, rientrano in una categoria che è detta “sostitutivi del pane”. È come se un allenatore preferisse avere in panchina il suo campione anziché schierarlo in campo; ragione per cui i sostituti del pane sono prodotti interessanti, ma rispetto al caro e vecchio pane, il loro valore nutrizionale non è identico. Questi prodotti hanno spesso un numero di calorie molto elevato, finanche 500 calorie per 100 grammi rispetto alle circa 250 calorie per 100 grammi di pane. Sono dei veri concentrati dove, del pane resta la parte più calorica mentre si è eliminata l’acqua che non creava nessun problema calorico. A questo primo aspetto si aggiunge che sono spesso anche ricchi di grassi, 20-25% in peso, talvolta sono ricchi di sale che causa problemi di ipertensione e di ritenzione idrica e di altre sostanze che li rendono più appetitosi e li conservano per più tempo. Oggi la scelta sugli scaffali dei sostituti del pane è ampia e per questo occorre sapere scegliere con attenzione e valutarne la necessità di usarli. In conclusione, citando il caro Massimo Troisi, tra mangiare 10 grissini ipercalorici oppure 100 grammi di pane bianco sarebbe forse meglio riapprezzare il semplice pane, meglio se integrale per avere delle buone e sane fibre, in quantità non eccessiva per evitare inutili sovraccarichi di calorie, grassi saturi e non, sale etc.
Ai miei ragazzi cerco di dare meno zucchero per evitare l’eccesso di iperattività
VERO/FALSO Lo zucchero da molti è con la farina raffinata e il sale da cucina uno dei tre grandi nemici che attentano oggi alla nostra salute. Questo è indiscutibile, ma come sempre occorre tenere conto delle quantità di zucchero introdotte e da chi li introduce. Lo zucchero è legato a varie credenze per cui mangiarne troppo e avere energia pura ci sottrae molto vitamine specie del gruppo B, ma questo è relativo perché le riserve di queste molecole sono tali che non modificheremo nessun metabolismo tantomeno quello neurologico. Il problema del mangiare troppo zucchero è quello di far salire rapidamente la glicemia nel sangue, originando i famosi picchi glicemici, il che mette in difficoltà il nostro sistema endocrino e sul lungo periodo si procede verso lo sviluppo del diabete II, dell’obesità e delle altre patologie correlate che di certo non sono auspicabili. Sopravvive anche l’idea che mangiare zucchero combatti la depressione, questo è uno stereotipo commerciale molto diffuso, ma se si può avere un effetto positivo sui nostri recettori del piacere non è certo dovuto alla maggiore o minore presenza di zucchero negli alimenti.
Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente
Ho sentito parlare di Aloe, mi sembra una delle migliori soluzioni per proteggere la mia salute
VERO Con il nome di Aloe si raggruppano centinaia di specie, ma quella più famosa è l’Arborescens. L’Aloe ha dalla sua parte una storia di uso millenaria e la sua relativa tossicità, che era prima correlata alla presenza di aloina, è oggi superata dalle tecniche di produzione degli estratti di Aloe per cui la mucosa intestinale non si irrita e i fastidiosi effetti lassativi sono in gran parte scomparsi. È pur vero che la sensibilità personale può originare degli effetti gastrointestinali indesiderati e in questo caso andrebbe chiesto al proprio medico cosa fare per evitare ulteriori fastidi. L’Aloe ha di contro un sapore amarissimo, specie nella sua forma assoluta, per cui ingerirlo durante l’allattamento renderebbe il latte materno non gradito al neonato e, comunque, è bene non usare Aloe durante la gravidanza. Occorre dire che pur essendo un rimedio del tutto naturale, questo non ne giustifica un suo abuso, per cui vanno seguite le dosi e i tempi di utilizzo, ad esempio per 30-90 giorni al massimo. Il succo di Aloe ha numerose indicazioni positive per cui è un depurante del nostro organismo per l’azione vasodilatatrice, è fonte di antiossidanti, è anche un buon antiinfiammatorio oltre ad essere un immunostimolante naturale nonché sembrare capace di modulare la glicemia del sangue. Un’ultima considerazione da tenere però presente riguarda la sua preparazione artigianale che, pur rappresentando un valore aggiunto del prodotto finale, richiede esperienza e competenza altrimenti possiamo ritrovarci fra le mani un prodotto quantomeno sgradevole che ci allontanerà dal suo uso.
Mangiando spesso fuori casa ho occasione di gustare le insalatone pronte solo da condire. In questa maniera avrò sempre un pasto sano e ricco di sostanze protettive.
FALSO Mangiare delle insalatone è un fatto più che positivo, introduciamo sali minerali, antiossidanti, vitamine, fibre e da ultimo anche dell’acqua che specie nel periodo estivo è solo un vantaggio per il nostro organismo. Nelle insalatone la bustina che sembra un “accessorio” a volte vale più dell’intero piatto. Questo condimento spesso contiene zuccheri in utili come ad esempio sciroppo di glucosio e questo perché i consumatori amano un’insalata dolce, oppure contiene salsa di soia che aggiunge ulteriori zuccheri, sale e olio di soia naturalmente. Il valore dell’insalatona, che ci farà invidiare dal vicino per la nostra apparente coscienza salutistica, è in parte compromesso da queste salsine di accompagnamento che rendono il piatto meno salutare di quanto sembri. Quale è la soluzione ideale, se portarsi l’insalatona è un serio problema a questo punto è bene prepararsi a casa il condimento, su misura del proprio gusto, con olio extravergine d’oliva, aceto, sale e poco più io che renderebbe il piatto equilibrato, sano e soprattutto personalizzato evitando l’appiattimento di gusti che può provenire dall’usare delle bustine già pronte.
Un amico mi ha fatto scoprire lo sciroppo d’agave come dolcificante, è naturale ed è alternativo allo zucchero: credo sia bene usarlo
FALSO Lo sciroppo o nettare di agave è venduto come dolcificante naturale ottenuto da piante e potrebbe sostituire lo zucchero senza problemi, ma come sempre i vantaggi che ne comporta l’uso vanno pesati insieme ai suoi effetti indesiderati. Lo sciroppo di agave è ricchissimo di fruttosio che ricordando la parola frutta induce a pensieri solo positivi in chi lo consuma a volte abusandone. Purtroppo il fruttosio ingerito in forma quasi pura induce una certa resistenza all’insulina per cui chi ha problemi di diabete II non ne trae vantaggio specie se obeso, ma non solo questo. Il fruttosio fa innalzare i livelli di glicemia che fanno aumentare i trigliceridi e anche il colesterolo; inoltre vale la pena di ricordare che lo sciroppo di agave si ottiene dagli estratti delle piante in maniera per trattamenti molto stressanti degli estratti delle piante. Questo significa il prodotto non è sinonimo di naturale, semprechè non siano prodotti molto particolari e non raffinati, per cui i livelli di vitamine e di sostanze positive possono essere stati ridotti di molto e magari si sono formati dei prodotti indesiderati per la nostra salute. In conclusione, come sempre l’uso di sciroppo di agave non rappresenta un rischio, ma il suo abuso specie nel tempo può crearci qualche problema superfluo mentre basterebbe usare meno zucchero o altri dolcificanti naturali.