Partire per le vacanze in compagnia dei nostri amici a quattro zampe oramai non è più un problema insormontabile: negli ultimi anni, infatti, è aumentata la sensibilità di albergatori e ristoratori e i padroni gradiscono: si stima che almeno 2 dei 6,7 milioni di animali domestici partiranno per un periodo di vacanza con i loro proprietari. Certo, occorre organizzare per tempo la trasferta, utilizzare tanti piccoli accorgimenti e molto buon senso.
Scegliere la località e il mezzo di trasporto
Dagli agriturismi, ai campeggi, agli hotel, fino alle spiagge, è disponibile un’offerta differenziata anche nei prezzi che può soddisfare le diverse esigenze. Sul sito internet gestito dall’Enpa – vacanzebestiali.org – è possibile visualizzare l’offerta di location pet friendly: dalle case in affitto fino ai ristoranti passando per le spiagge, gli hotel e i villaggi.
Per quanto riguarda i mezzi di trasporto, ognuno ha la sua peculiarietà. L’automobile è senza dubbio il mezzo più comodo. Le regole sono semplici: per il codice della strada, un solo animale a bordo non richiede particolari accorgimenti. Basta che “non costituisca intralcio alla guida” e che stia nella parte posteriore dell’abitacolo. Se ce n’è più d’una, bisogna munirsi della retina divisoria o di uno o più trasportini, le gabbiette apposite in plastica e metallo che si acquistano nei negozi di prodotti per animali.
L’inconveniente maggiore di questo mezzo di trasporto è il mal d’auto, di cui soffre circa un cane su sei. Ci sono farmaci appositi, ma per evitare disagi al cane, e a voi, può essere sufficiente dargli da mangiare 8 ore prima della partenza e prevedere soste frequenti per consentirgli di bere, sgranchirsi, e fare i suoi bisogni.
Chi sceglie invece il treno deve sapere che il trasporto è ammesso su tutte le vetture Trenitalia e Ntv (i cani con guinzaglio e museruola mentre i gatti nel trasportino): chi trasporta un cane e sceglie Trenitalia deva acquistare un biglietto di seconda classe o livello Standard al prezzo Base previsto per il treno utilizzato ridotto del 50%, anche per i viaggi in prima classe e nel livello di servizio Business.
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Veniamo ai voli. Le regole, e le tariffe, per il trasporto in aereo variano da compagnia a compagnia. Con Alitalia il viaggiatore “non-umano” può stare in cabina, in una gabbietta di 40x20x24 cm, se pesa meno di 8 chili, trasportino compreso. Quelli più grandi dovranno fare il viaggio con i bagagli. Le tariffe prevedono un supplemento variabile a seconda del peso dell’animale e della lunghezza della tratta. Un elenco delle condizioni previste dalle singole compagnie aeree lo trovate qui
La valigia
Nel bagaglio del nostro pet non devono mancare: guinzaglio, museruola, ciotole infrangibili per acqua e cibo, paletta per gli escrementi, lettiera, antiparassitari, un kit per l’igiene e per il pronto soccorso, i suoi giochi preferiti, una coperta ed eventualmente la sua cuccia. Non dobbiamo dimenticare i documenti. Il libretto sanitario è necessario per ogni evenienza ed è buona norma portarlo sempre con sé. Inoltre è obbligatorio, per gli spostamenti nell’Unione Europea, avere il passaporto europeo rilasciato dalle Asl. Per Stati Uniti e Canada, viene richiesto per il cane o per il gatto il “Certificato internazionale di origine e sanità” rilasciato da un veterinario ufficialmente autorizzato o della ASL di competenza. Il certificato è valido 30 giorni ma possono esserci delle eccezioni
E una volta in vacanza…
Mare o montagna, i nostri animali domestici hanno bisogno di attenzione. Molti proprietari, ad esempio, sono tentati di fare il bagno con il proprio cane ma va detto che non tutti i cani si bagnano volentieri e che non bisogna mai forzare l’animale ad entrare in acqua. Inoltre, ci sono situazioni in cui non sono indicati la passeggiata sulla spiaggia e il bagno: l’animale che non gode di perfetta salute, il cane anziano o il cucciolo vaccinato da poco potrebbero risentirne. In questi casi, è bene consultare il medico veterinario curante. Infine, anche il cane può soffrire di eritema solare e può scottarsi: meglio usare una crema protettiva per pancia, orecchie e zone glabre. In montagna, invece, bisogna fare attenzione alle vipere: mordono in genere sul muso o sulle zampe. In questo caso il “fai da te” è vietatissimo: i veterinari dell’Anmvi raccomandano di non iniettare siero antivipera, nè di fare tagli pensando di far uscire il veleno. In questo caso è buona norma raggiungere il primo pronto soccorso veterinario.