La Apple pubblicizzava, anche attraverso spot, che il nuovo iPhone7 era resistente all’acqua anche se sul proprio sito chiariva – per chi aveva la pazienza di andarsi a spulciare il ‘codicillo’ – che vi era, come ha appurato anche l’Autorità Antitrust, una “limitazione di garanzia per i danni causati da liquidi“. Un paradosso assurdo tanto che l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha ravvisato un profilo di scorrettezza nella comunicazione pubblicitaria di Apple che è corsa ai ripari accentando l’invito dell’Authority a rimuovere il messaggio ingannevole e a chiarire meglio gli ambiti della garanzia. E così oggi Apple comunica che l’iPhone7 è solo resistente “agli schizzi e alle gocce e alla polvere” e quindi copre eventuali danni provocati da schizzi o gocce di acqua…
Critico Massimiliano Dona presidente dell’Unc: “Non siamo contrari al fatto che l’Authority si accontenti anche solo dell’accoglimento di impegni da parte delle aziende che mostrano spirito costruttivo e volontà di collaborare, dato che quello che conta è il risultato finale. Talvolta, comunque, specie a fronte di una danno nei confronti dei consumatori, è opportuno procedere con sanzioni, possibilmente dissuasive o perlomeno superiori all’illecito guadagno“.