Caro Salvagente,
il 31 dicembre 2012 mi sono sposato a New York City con cittadino americano. Il coniuge (allora non riconosciuto in Italia) coabita con me e risiede ufficialmente nella mia abitazione dal marzo 2013, a seguito dell’ottenimento della Carta di soggiorno per familiare di cittadino europeo (Dec. Leg. 30/2007). Questa coabitazione ha dato origine a una famiglia anagrafica e risulta pertanto incluso nel mio stato di famiglia dal 9 aprile 2013.
Il 7 maggio 2013 abbiamo fatto l’iscrizione nell’albo comunale delle unioni civili di Milano e l’1 dicembre 2016 abbiamo presentato istanza al Comune di Milano per la trascrizione del matrimonio come previsto dopo l’approvazione della L76/2016. A febbraio di quest’anno il Comune di Milano ha rilasciato il documento “atti di unione civile n. 00014” relativo alla trascrizione/trasformazione del matrimonio avvenuto all’estero in unione civile riconosciuta dallo Stato italiano.
Sono in procinto di presentare il modello 730, considerando quanto previsto dalla normativa sulle unioni civili in vigore dal 05.06.2016 vorrei sapere da quale data posso richiedere le detrazioni per carico familiare e le detrazioni per spese mediche riguardanti la persona unita civilmente con me.
Sergio Occhini, Milano
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Caro lettore, abbiamo “girato” la sua domanda al nostro esperto in materie fiscali, Luca Napolitano, del Caf Acli. Ecco come ci ha risposto
Essendo l’unione civile stata trascritta il 3 febbraio 2017, i due contribuenti risultano uniti civilmente in italia solo dal 2017, quindi in relazione al 2016 l’uno non può godere nel 730/2017 della detrazione per carichi familiari in riferimento all’altro.
il criterio è lo stesso a prescindere dal genere, è come se si fossero sposati nel 2017, quindi il secondo potrà essere messo a carico del primo per 11 mesi (da febbraio a dicembre 2017) nella dichiarazione del prossimo anno (730/2018), non prima.
Per il 2017, senza dover necessariamente aspettare il 730/2018, se l’unito civilmente che vuole mettersi a carico l’altro è lavoratore dipendente, potrebbe già chiedere le detrazioni in busta paga al datore di lavoro.