Come regolarizzare una vecchia utenza elettrica di un parente

Iva sulla luce

Caro Salvagente,

sono coproprietario di un piccolo appartamento appartenuto ai miei nonni che attualmente è utilizzato come ripostiglio (quindi con consumi bassissimi), l’utenza luce è sempre stata intestata a mio nonno (sebbene deceduto da 25 anni) e non ci siamo mai interessati alla voltura, l’anno scorso siamo passati alla tariffa semplice luce di Enel a mio nome, ma l’agente che ha compilato il contratto, ha semplicemente modificato l’intestatario a mio nome, indicandomi come residente (infatti ho dovuto mandare una raccomandata per bloccare il pagamento del canone che pago già nella mia attuale residenza):

Ora per “regolarizzare” la situazione come mi devo comportare e/o cosa mi devo aspettare?

Se dichiaro la mia non residenza, oltre ad un sostanziale aumento della bolletta attuale, devo aspettarmi anche un conguaglio per i mesi/anni precedenti e se si fino a quanti anni precedenti, oppure mi conviene andare avanti così ?

Alberto

Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente

Sì! Voglio scaricare gratis il numero di giugno 2023

Caro Alberto,

come spesso accade, abbiamo chiesto aiuto a Valentina Masciari, responsabile del servizio utenze di Konsumer Italia. Ecco cosa le consiglia:

Per regolarizzare la situazione, il lettore, dovrebbe richiedere la modifica del contratto da residente a non residente.

Ciò comporterà, anche con consumi bassi, un aumento dei vari costi fissi, visto che proprio per i non residenti, ad esempio, con le nuove regole introdotte da gennaio 2017, è stato previsto l’inserimento di una quota fissa di 135 euro annui a copertura degli oneri di sistema, quota non presente nelle tariffe dei residenti.

Tale variazione, potrà anche comportare un ricalcolo di quanto finora pagato, con i parametri previsti per i non residenti e il conguaglio potrà riguardare un periodo massimo pari a cinque anni.

Potrebbe anche rimanere nella situazione attuale ma non è detto che prima o poi il fornitore non si renda conto della situazione e quindi proceda direttamente alla variazione e al ricalcolo.

Alla luce di ciò, se il signor Alberto, fa la variazione con il suo attuale fornitore, anche se evitasse di dare molti dettagli sul momento preciso in cui c’è stato il cambio di residenza, potrebbe incorrere nel rischio di un conguaglio, quindi probabilmente,  sarebbe più semplice e lineare,  cambiare fornitore e stipulare il nuovo contratto direttamente come “non residente”.