Forse dopo quasi un secolo di proibizionismo era anche prevedibile questo boom, ma fa comunque impressione registrare l’ingresso trionfale della cannabis in borsa. Il 5 aprile Horizons ha ufficialmente lanciato alla Borsa di Toronto il Medical Marijuana Life Sciences Etf, il primo fondo d’investimento a puntare su un paniere di società che commercializzano cannabis a scopo terapeutico.
Fatturato in crescita del 30%
Come riporta il Sole 24 ore, infatti, “L’Etf sulla marijuana terapeutica nei suoi primi giornidi contrattazioni ha polverizzato diversi record. A partire dai volumi: gli scambi medi giornalieri si aggirano sul milione di quote, il che è impressionante se pensiamo che degli altri quattro Etf lanciati questo mese il secondo più scambiato trada (scambia, ndr) circa 5mila “pezzi” al giorno, e gli altri solo 500. Di conseguenza, anche le masse gestite non sono indifferenti: quasi 100 milioni di dollari canadesi (75 milioni di dollari statunitensi), un ottimo risultato per un Etf appena nato e così di nicchia. Quotato a 10 dollari canadesi, l’Etf ora ne vale 10,9, con un guadagno in pochi giorni di quasi il 10%. Le commissioni si aggirano sullo 0,75%”. Un successo dovuto all’aumento del 30% del fatturato nel 2016 delle aziende che producono marijuana terapeutica, grazie alla legalizzazione in 28 stati Usa.
E in Italia tutto fermo
E mentre dall’altra parte dell’oceano Atlantico la scelta di porre fine alla politica proibizionista nei confronti della cannabis terapeutica e gradualmente di quella ricreativa, crea benefici dal punto di vista economico e fiscale, senza rintracciabili aggravi dal punto di vista sanitario, in Italia la legge sulla legalizzazione della cannabis è ancora ferma al Parlamento.