Additivi alimentari, la grande abbuffata

Nel 2015, le autorità di controllo hanno analizzati 5085 prodotti alimentari per verificare se fossero rispettati i limiti consentiti di additivi. E’ quanto emerge dalla “Relazione riguardante il controllo ufficiale degli additivi alimentari tal quali e nei prodotti alimentari” relativa al 2015, cioè al primo anno di attuazione del Piano Nazionale additivi 2015-2018. Le irregolarità riscontrate sono state pochissime: solo 98 corrispondenti al 2% dei campioni analizzati. In particolare, queste hanno riguardato la presenza di anidride solforosa (72), nitrati e nitriti (17), altri additivi (8) e colorante (1). Le non conformità hanno riguardato, in 62 casi, i prodotti carnei, 28 i prodotti ittici, 6 i prodotti lattiero caseari, una bevanda analcolica ed un prodotto ortofrutticolo. Circa il 50% delle non conformità è stato riscontrato in Sicilia (prevalentemente riconducibili all’uso illegale di solfiti in carni fresche).

Gli obiettivi del Piano

Gli additivi alimentari finora autorizzati sono circa 400: il Piano nazionale di controllo degli “additivi alimentari”, frutto della collaborazione fra il Ministero della salute, riguarda il controllo degli additivi alimentari come tali ed il loro impiego negli alimenti ed ha lo scopo di programmare e coordinare le attività volte sia alla verifica della conformità alla normativa, sia alla valutazione dell’esposizione del consumatore agli stessi additivi.

 

La rivalutazione dell’Efsa

Sulla sicurezza per la salute dei consumatori degli additivi alimentari è in corso una nuova valutazione dell’Efsa che non ci concluderà prima di un paio di anni. Se da questa dovessero emergere problemi di sicurezza per i consumatori, l’Agenzia valuterà gli interventi necessari.