Anche se la maggior parte delle persone li associa ad altri tipi di prodotti, NestlĂ© e Mars sono tra i maggiori produttori mondiali anche di cibo per gatti. Entrambi hanno annunciato, dopo anni di polemiche, lo stop all’importazione di frutti di mare forniti da aziende thailandesi accusate di traffico di esseri umani e di altre violazioni dei diritti. A riportarlo è il portale americano Consumerist. NestlĂ© detiene i famosi marchi Friskies, Purina, Gourmet, mentre Mars, tra i brand di proprietĂ , ha Sheba, Kitekat, Pedigree, Whiskas, e Cesar.
Il trucco del trasbordo
La pratica al centro di campagna di pressione, come quella portata avanti da Greenpeace, è nota come transshipment (trasbordo), e comporta il trasferimento di pesce pescato da una nave in mare ad un altro. I fornitori non etici possono usare il trasbordo per approfittare dei loro lavoratori, e per pescare impunemente in zone giĂ sovrasfruttate dalla pesca. Il trasferimento di pesce su un’altra nave, infatti, permette agli spedizionieri di stare lontano da qualsiasi porto o autoritĂ di governo per lunghi periodi, e di nascondere che il pesce è stato catturato in una zona interdetta.
Mars riconosce i rischi
“Mars riconosce i rischi del trasbordo in mare,” dice Isabelle Aelvoet, il direttore Global Sustainability per Mars Petcare, in una dichiarazione fornita a Greenpeace. “Vogliamo vedere rispettati i diritti umani e l’ambiente protetto nelle nostre catene di fornitura di frutti di mare.” I Proprietari di animali domestici Usa avevano intentato una class action nel 2015 per mettere in guardia NestlĂ© dal vendere loro cibo per animali catturati dai lavoratori detenuti contro la loro volontĂ su navi per anni e anni.  L’anno scorso, Greenpeace ha pubblicato un’inchiesta che mostrava le condizioni di illegalitĂ all’interno dell’industria ittica in Thailandia.