Warren Buffett Berkshire Hathaway ha annunciato ieri di aver acquistato 8 milioni di azioni della Monsanto per un valore superiore a 800 milioni di dollari, dopo l’annuncio di Bayer del progetto di acquisizione fatto nel settembre 2016.
Il matrimonio tra i due dei principali fornitori al mondo di pesticidi agricoli e semi, dunque, sembra alla base dell’impegnativa scommessa finanziaria della Berkshire Hathaway, la holding statunitense, dal fatturato complessivo intorno ai 150 miliardi di dollari. Una holding che detiene circa l’8% di azioni della Coca-cola Company, un’importante quota azionaria della Heinz, ma anche pezzi di media, non ultime le partecipazioni nel Washington Post e di big del settore farmaceutico, come quelle in GlaxoSmithKline, Johnson & Johnson e SanofiAventis.
Salgono quindi le quotazioni che danno per imminente il via libera alla fusione da parte delle autorità regolatorie Usa.
A opporsi, almeno in Nord America, solo le associazioni dei consumatori e gli agricoltori, nervosi per le implicazioni a livello mondiale e l’impatto sul sistema alimentare.
La domanda per le Authority è semplice: la gente dovrebbe fidarsi che tre società di massa destinate al monopolio dei consumi, del settore agricolo possano responsabilmente nutrire una popolazione mondiale in crescita?