“Il ministero della Salute deve immediatamente ritirare la proroga all’utilizzo di prodotti fitosanitari che prevedono il glifosato come coformulante”. Safe (Safe Food Advocacy Europe, l’ong che si batte per la sicurezza alimentare in Europa) e Pan Italia (Pesticide Action Network) hanno presentato una diffida legale al ministero guidato da Beatrice Lorenzin per chiedere “l’immediata revoca del decreto del 21 novembre 2016, con il quale il ministero ha prorogato le autorizzazioni all’ immissione in commercio, in regime di tolleranza, di fitosanitari a base di glifosato in combinazione con l’ammina di sego polietossilata, già valutati a livello europeo come particolarmente pericolosi”.
“A rischio la salute pubblica”
Con il decreto del novembre scorso il ministero “in considerazione dell’impossibilità di smaltire le scorte degli stessi entro i termini precedentemente stabiliti in relazione al periodo stagionale di diserbo” ha prorogato di 90 giorni “la commercializzazione e l’utilizzo dei prodotti revocati contenenti la “sostanza attiva glifosate in associazione con il coformulante ammina di sego polietossilata”. Il risultato? I precedenti decreti del 9 agosto e del 6 settembre “inerenti la materia, sono prorogati di 90 giorni, rispettivamente fino al 22 febbraio e 22 maggio 2017“. Una decisione che ha lasciato di stucco per vari motivi. Dal punto di vista politico visto che il governo italiano, per bocca del ministro Martina, più volte si è espresso per “l’opzione zero glifosato”.
E poi dal punto di vista della salute pubblica visto, scrivono Safe e Pan Italia nella diffida legale, “l’ammina di sego polietossilata, coformulante per il quale il Regolamento 2016/1313 (art. 2, ultimo comma) esclude espressamente l’utilizzazione in combinazione con il glifosato, a causa degli effetti tossici che ne derivano”. La stessa Efsa ha stabilito: “Rispetto al glifosato, in tutti i punti finali esaminati sono stati osservati effetti tossici significativi dell’ammina di sego polietossilata e che per i prodotti fitosanitari contenenti glifosato la tossicità deriva soprattutto dalla componente di ammina di sego polietossilata”.
Tavolo al ministero il 16 febbraio
La presa di posizione di Safe e Pan Italia ha sortito un primo risultato: il ministero della Salute ha convocato le due associazioni il prossimo 16 febbraio. Spiega Floriana Cimarrusti direttrice di Safe “Riteniamo che per la salute dei consumatori italiani la vendita di questi prodotti deve essere immediatamente interrotta per i gravi effetti sulla salute umana. Inoltre la proroga è illegittima e contraria a normative europee di rango superiore. Queste ultime, infatti, limitano a periodi brevissimi il regime di tolleranza quando vi siano rischi per la salute umana”. Se la diffida non venisse accolta le associazioni sono pronte a presentare un ricorso al Tar.
Una firma per dire #StopGlifosato
Prosegue intanto l’iniziativa alla quale aderisce anche il Test-Salvagente per raccogliere un milione di firme in tutta Europa per dire a voce alta StopGlifosato. Attraverso uno strumento che è più di una petizione, è un meccanismo è uno strumento per chiedere alla Commissione Europea di proporre o cambiare delle leggi in Europa.
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