Un milione di firme in tutta Europa per dire a voce alta StopGlifosato. Attraverso uno strumento che è più di una petizione, è un meccanismo è uno strumento per chiedere alla Commissione Europea di proporre o cambiare delle leggi in Europa.
È quella che è stata presentata oggi in diverse città europee, Berlino, Madrid, Bruxelles, Parigi e Roma.
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Proprio nella Capitale erano presenti alcune delle realtà che sostengono da sempre come questo pesticida, l’erbicida più utilizzato al mondo, vada fermato senza indugi, tanto nella pratica agricola che nell’uso come diserbante per i giardini.
A quest’appuntamento, ovviamente, assieme alla coalizione StopGlifosato di cui fa parte, era presente anche il Test-Salvagente. E proprio sulla nostra home page da oggi è presente uno dei moduli elettronici ufficiali per firmare l’iniziativa popolare.
Il glifosato è l’erbicida più largamente usato al mondo, contro il quale si è già sollevata una diffusa opposizione sociale, alla quale l’UE deve dare ascolto. Diversi sono infatti gli studi che ne dimostrano i rischi per l’ambiente e per la salute umana, al punto da essere stato classificato dalla IARC (International Agency for Research on Cancer) come potenziale cancerogeno per l’uomo. Sebbene in alcuni Paesi, tra cui l’Italia, ne sia stato vietato l’uso nelle aree urbane, rimane ampiamente utilizzato in agricoltura, con conseguenti residui nel nostro cibo e nelle falde acquifere come hanno dimostrato le analisi del Test-Salvagente su pasta, prodotti per la prima colazione e perfino acque potabili.
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Più che una petizione
Il modulo di raccolta firme per l’Ice (Iniziativa cittadini europei, così viene chiamata questa formula ufficiale prevista dalla Commissione europea) è lo stesso in tutta Europa ed è stato realizzato da wemove.eu.
Come i nostri lettori potranno vedere riempiendo il form, si tratta di qualcosa di più ufficiale di una petizione, è lo strumento più potente che abbiamo come cittadini europei per rivolgerci alla Commissione europea. Tanto è vero che è obbligatorio inserire gli estremi di un documento. Dati che, ovviamente, non servono a noi (e non li conserviamo nei nostri archivi) ma alla Ue per considerare valide le firme.
Obiettivo comune (e raggiungibile)
Quelle che in tutta Europa dobbiamo e contiamo di raccogliere sono un milione di firme da qui all’estate, ossia prima che la Commissione dica l’ultima parola sul glifosato. Certo non tutte proverranno dall’Italia, ma il nostro paese ha il compito e la possibilità di trainare l’opinione pubblica europea contro il pesticida prodotto, soprattutto, dalla Monsanto. L’iniziativa che chiediamo a tutti i lettori di firmare e condividere chiede di:
- Vietare l’autorizzazione all’uso del glifosato in tutti gli stati membri
- Riformare le procedure di approvazione dei pesticidi in UE, affinché si basino unicamente su studi pubblicati commissionati da autorità pubbliche competenti e non dalle aziende produttrici
- 
Fissare obiettivi di riduzione obbligatori per l’uso dei pesticidi nei paesi membri UE
È possibile? Certo che lo è, basta volerlo e farlo capire a chi deve fare scelte politiche conseguenti.
https://testmagazine.it/2016/11/16/glifosato-un-pericolo-anche-italiano-il-servizio-delle-iene/15161/
https://testmagazine.it/2016/09/19/lo-studio-usa-relazione-tra-glifosato-e-aumento-della-celiachia/12916/