Aloe vera? Macché, negli Usa è quasi sempre falsa. E in Italia?

Non c’è niente come l’aloe vera per attenuare una scottatura, un eritema solare, perfino gli effetti della puntura di un insetto. Ma sarà vera sul serio quella che troviamo nei gel in ogni scaffale?

Forse no, secondo un rapporto approfondito di Bloomberg News. I campioni acquistati negli Usa da Walmart, Target e CVS non hanno mostrato alcuna traccia della pianta in più prove di laboratorio. Questo, nonostante il fatto che tutti i prodotti in questione riportino tra gli ingredienti l’aloe barbadensis come il primo o secondo ingrediente dopo l’acqua.

Un laboratorio incaricato da Bloomberg ha testato quattro gel e i tre marcatori chimici in grado di identificare l’Aloe erano assenti, sostituiti dalla più conveniente (e inefficace) maltodestrina. Un prodotto venduto a Walgreens aveva uno dei marcatori, ma non gli altri due, per cui la presenza di aloe non può essere confermata o esclusa.

Come è potuto accadere? Semplice: la statunitense Food and Drug Administration non approva cosmetici prima che arrivino sugli scaffali, quindi sono solo i fornitori a dover mantenere le loro promesse. E il governo Usa non ha mai multato una società per la vendita di aloe falso.

“Bisogna essere molto attenti quando si seleziona e si utilizzano prodotti di aloe,” ha spiegato Tod Cooperman, presidente della ConsumerLab.com, che ha fatto il test.

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I consumatori però non l’hanno presa bene: diversi studi legali hanno intentato cause contro i quattro rivenditori, aspettando di capire se potranno effettuare una class-action per essere stati tratti in inganno.

“Nessuna persona ragionevole avrebbe acquistato o utilizzato i prodotti se avesse saputo che i prodotti non contenevano alcun aloe vera,” hanno scritto gli avvocati in una denuncia presentata nel mese di settembre in Illinois per conto di querelanti rappresentati da 10 studi legali.