Sulle multe non pagate e diventate nel tempo una cartella esattoriale Equitalia lo “sconto” riguarderà solo gli interessi di mora (l’8% annuo) ma dalla rottamazione saranno escluse quelle elevate in oltre 4mila comuni italiani, come Milano, Torino, Bologna, Firenze e Verona, che hanno da tempo lasciato Equitalia e hanno una propria società di riscossione. Sono queste le novità contenute nel decreto fiscale allegato alla legge di Stabilità , firmato dal presidente della Repubblica e atteso per la pubblicazione della Gazzetta Ufficiale.
La platea dei beneficiari si restringe
Sono oltre 20 milioni gli italiani che hanno pendenze con Equitalia e di questi il 53% vanta debiti inferiori ai mille euro. Per questi contribuenti si aprono le porte della rottamazione delle “pendenze” iscritte a ruolo dal 2000 al 2015: in altre parole dalle cartelli verranno tolti gli interessi legali (0,2% annuo), di mora (8%) e le spese di notifica (dai 5,88 euro in su). Si continuerà a pagare invece l’aggio (il compenso alla società di riscossione Equitalia che prenderà il nome di Agenzia delle Entrate – Riscossione) che è pari al 3% del dovuto se si salda subito altrimenti sale al 6%.
Al momento, ripetiamo, sono esclusi dalla rottamzione i contribuenti che risiedono nei comuni (oltre la metà , 4mila centri) che si sono staccati da Equitalia oppure non sono mai stati “convenzionati” e hanno una loro società di riscossione: in questi comuni pagherà per intero (interessi di mora inclusi) la cifra contestata.
Le pendenze escluse dalla rottamazione
Non verranno rottamate le cartelle esattoriali che riguardano:
- recupero di aiuti di Stato alle imprese;
- debiti legati alle sentenze della Corte dei Conti;
- sanzioni legate alle condanne penali.
Sconto ridotto per le contravvenzioni
Dopo un duro braccio di ferro (multe rottamate sì o no) le contravvenzioni al codice della strada rientrano nel provvedimento ma con uno sconto molto ridotto rispetto alle altre cartelle (tasse, imposte e contributi previdenziali): verranno abbonati solo gli interessi di mora che scattano dal giorno in cui si doveva saldare la pendenza. Sulle multe si continuerà a pagare: l’aggio, gli interessi legali e le spese di notifica. Nei 4mila comuni, dove la riscossione è affidata a una società diversa da Equitlaia, invece si pagherà per intero (interessi di mora inclusi) la cifra contestata.
I moduli e i tempi per aderire alla “rottamazione”
Le cartelle “scontate” sono quelle emesse dal 2000 al 2015 e la sanatoria non durerà in eterno. Vediamo i tempi.
- Entro 15 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto fiscale, Equitalia dovrà pubblicare sul proprio sito e mettere a disposizione il modulo per la richiesta della rottamazione;
- Da quel giorno (data di pubblicazione del modulo) il contribuente ha 90 giorni per aderire e dovrà presentare il modulo e la relativa documentazione fiscale;
- Una volta ricevuta la domanda gli uffici di Equitalia avrannno 180 giorni di tempo per rispondere al contributente e accordare o meno la richiesta.
Si potrà pagare in un’unica soluzione oppure al massimo in quattro rate. Se il versamento anche di una sola rata viene saltato o arriva in ritardo si decade dal beneficio e si dovrà pagare l’intera somma, interessi legali e di mora inclusi.