Le malattie causate dagli interferenti endocrini – come il bisfenolo A, vietato nei biberon ma presente in molti altri oggetti in plastica dura, gli ftalati, sostanze aggiunte alle plastiche, specie nei giocattoli, per migliorarne la flessibilità, o i ritardatori di fiamma, cosparsi sui mobili, divani, rivestimenti delle auto, per contrastare il rischio di incendio – costerebbero ogni anno ai cittadini statunitensi 340 miliardi di dollari.
In Europa “costano” 157 miliardi l’anno
Il dato chocante, per certi incredibile, è emerge da uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica The Lancet Diabets and Endocrinology: le spese sanitarie (obesità, diabete, problemi alla fertlità, problemi neuro-comportamentali, ecc…) attribuibili ai perturbatori endocrini (PE) sarebbe una delle principali fonti di spesa per i cittadini e gli ospedali americani, mentre in Europa si stima che il “peso” sulla sanità pubblica ammonti a 157 miliardi all’anno. Gli interferenti endocrini sono molecole capaci di interagire con il sistema ormonale umano e produrre effetti deleteri, in alcuni casi, anche a bassi livelli di esposizione. La differenza di “costo sanitario” tra Usa e Ue, secondo i ricercatori, è da attribuire alla diversa regolamentazione di queste sostanze, più permissiva negli States.
Ritardanti di fiamma i più pericolosi
Per condurre il loro studio, i ricercatori hanno utilizzato dei dati di esposizione della popolazione americana a questi PE e poi hanno incrociato questi dati con i risultati di studi condotti in laboratorio e con delle inchieste epidemiologiche che mostrano i loro effetti sugli umani. Secondo l’analisi, le sostanze più costose in termini sanitari sono i Pbde (polibromodifenile-eteri) una classe di ignifuganti (o “ritardatori di fiamma”) molto usati negli Usa da oltre trent’annni nell’imbottitura di mobili, rivestimenti di auto e di prodotti elettronici. Sono soggetti a una stringente regolamentazione e alcuni di loro sono stati messi al bando, tuttavia parliamo di sostanze persistenti nell’ambiente e si ritrovano nelle polveri domestiche e riescono a contaminare la catena alimentare. Il costo sanitario re stimato è di circa 240 miliardi di dollari all’anno.
Subito dopo troviamo i plastificanti – bisfenolo A (BpA) e ftalati, presenti in alcuni recipienti alimentari, il cui costo sanitario annuale sarebbe di 56 miliardi di dollari, seguiti dai pesticidi (essenzialmente organofosfori) con un costo legato alle cure ospedaliere di 42 miliardi all’anno.
Il danno maggiore? Intelligenza “ridotta”
Quali sono le malattie più associate all’esposizione degli interferenti endocrini? Obesità e diabete (5 miliardi di dollari annuali attribuibili ai PE), problemi all’apparato riproduttivo e infertilità (45 miliardi di dollari) e, soprattutto, gli effetti neurologici e neuro-comportamentali che fanno la parte del leone, con un costo di più di 280 miliardi di dollari all’anno. Uno dei principali effetti è l’erosione delle capacità intellettuali, calcolata coi punti del quoziente di intelligenza (QI), dei bambini esposti in utero a dei PE che hanno effetti nocivi sul neuro-sviluppo.