Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. E non sempre con metodi corretti.
Potrebbe essere sintetizzato così lo scandalo tirato fuori dal Los Angeles Times che coinvolge le associazioni statunitensi di produttori di uova, impegnate in tutti i modi nel contrastare la crescita di Just Mayo, la maionese per vegani diventata un fenomeno commerciale senza precedenti negli Usa. Un successo che non poteva passare inosservato nella nazione che conta su un fatturato di 7 miliardi di dollari per la vendita di uova.
E non è passato inosservato, come si scopre ora, tanto che l’American Egg Board ha lanciato un segreto campagna biennale per contrastare la start-up di San Francisco che prima si chiamava Beyond Eggs (Al di là delle uova), ora diventata Just Mayo. Tra i documenti finiti al centro dell’inchiesta, l’offerta di un consulente che si vantava di poter cacciare il prodotto dagli scaffali della catena di supermercati Whole Foods “con una telefonata,” e mail tra i membri dell’American Egg Board che si ripromettevano di “mettere in comune i nostri soldi per assestare un colpo” al fondatore dell’azienda.
Una lotta senza esclusione di colpi
L’indagine, innescata da documenti ottenuti grazie al Freedom of Information Act da un ricercatore del Massachusetts Institute of Technology e dal suo avvocato di Washington, rivela la lunga e scorretta lotta alla società produttrice di Just Mayo, la Hampton Creek, e al fondatore, Josh Tetrick.
Gli investigatori federali non hanno trovato la campagna divertente, accusando la American Egg Board di aver oltrepassato il suo mandato congressuale e rimproverando il mancato controllo alle autorità di sorveglianza del Dipartimento statunitense dell’Agricoltura.
L’American Egg Board, il gruppo di promozione finanziato del settore ovicolo, è infatti supervisionato dal Dipartimento statunitense.
Nella sua campagna segreta avrebbe indirizzato messaggi a favore delle uova, spacciandoli come “USDA-approved”, ai blogger più influenti. E ha cosparso il web di annunci pop-up di promozione delle uova per oscurare altri contenuti quando gli utenti di Internet cercavano termini come “Beyond Eggs”, “Hampton Creek”, “Solo Mayo” o “Josh Tetrick “, secondo una revisione interna da parte del Dipartimento dell’Agricoltura.
“Chiamo gli amici di Brooklyn”
Qualche componente ha anche suggerito, via mail, di avere “vecchi amici di Brooklyn da inviare a far visita” al fondatore dell’azienda vegana, Tetrick. Le parti coinvolte nello scambio hanno detto agli investigatori stavano solo scherzando e non volevano arrivare a minacce fisiche o a evocare la malavita organizzata, e gli investigatori hanno concluso che i messaggi sono stati scritti per scherzo.
L’associazione industriale, secondo quanto ricostruito dall’indagine federale, ha pagato una società di pubbliche relazioni con sede a Chicago, la Edelman Inc., di monitorare ogni vicenda della società e di incoraggiare i blogger e scrittori a esaltare i benefici di uova.
Non sono state trovate prove, invece, delle accuse di Tetrick all’Associazione di essere intervenuta in una causa promossa dal gigante alimentare Unilever che ha sfidato senza successo l’uso di Hampton Creek della parola “mayo” per denominare il proprio prodotto senza uova.
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