Comprare da uno degli outlet online più famosi una delle marche più famose e ritrovarsi con una polo taroccati. È quanto sostiene che sia accaduto Fabiano Trionfetti da Roma, che ha segnalato l’accaduto a Konsumer, e lo ha raccontato al Test-Salvagente. Al centro della segnalazione vi è un’acquisto sul popolare sito Privalia.com, che deve la sua fortuna alla vendita di abbigliamento di marca a prezzi scontati, tramite acquisto di stock all’ingrosso.
Etichette e cuciture diverse
“Avevo già comprato in passato con Privalia, e non avevo mai avuto problemi – spiega il signor Fabiano – Il 27 giugno ho ordinato tre di polo Fred Perry in offerta, pagandole 55 l’una. Dopo alcuni giorni sono arrivate, e mi sono accorto subito che qualcosa non quadrava”. Il lettore elenca le discrepanze rispetto alle polo originali: “La Fred Perry allega alle polo un cartoncino, questo era diverso dalle altre comprate. Ho  pensato che magari aveva cambiato il formato più di tanto non mi sono preoccupato. Oltre al cartoncino era diversa l’etichetta che sta dietro al colletto. Solitamente ci stanno un paio di righette, invece questa ne aveva uno solo e comunque presentava sempre questa difformità di caratteri e colori”. Anche indossandola, Fabiano Trionfetti si accorge di una sensazione diversa tra il cotone usato per la polo e quella originale che stava indossando prima.
Nota anche altre cose: “Ad esempio, le Fred Perry hanno degli spacchetti sui fianchi, invece  questa aveva una cucitura unica che girava tutta intorno. E poi il colletto aveva cuciture molto più grossolane e dietro c’era un pezzo di stoffa più spesso rispetto alle originali, il resto era verosimile. Insospettito, sono andato a vedere l’etichetta, perché so che sono prodotte in Italia, invece c’era scritto Made in China“.
L’azienda non risponde
Fabiano segnala l’accaduto all’azienda via mail e riceve come risposta un secco “Privalia vende solo capi originali”. “Mi sono innorvosito – continua il lettore – e ho scritto una bella email, in cui dicevo che colleziono Fred Perry, che in passato ho comprato anche da Fred Perry, ho elencato tutti i motivi e ho inviato. A quel punto mi hanno risposto chiedendomi delle foto, e gliele ho mandate sia dell’origine che della loro. Oltretutto ho comprato su un altro sito simile le Fred Perry in offerta, e il modello era uguale a quella originale che avevo, ottenendo la conferma che non sono cambiate le Fred Perry, sono loro che me le hanno date tarocco. Ma da Privalia mi hanno più risposto, si sono limitati a dire che esiste la procedura di reso”.  E in effetti, Fabiano Trionfetti fa la richiesta di reso e ottiene il rimborso, ma il problema rimane: “Ufficialmente l’ho reso perché non mi piaceva, perché non hanno ammesso se c’è stato un problema”. Ma a sentire la testimonianza, il problema c’è eccome, e soprattutto se non individuato e corretto rischia di capitare ad altri clienti.Â
La risposta di Privalia
L’azienda, contattata dal Test-Salvagente, risponde: “Privalia collabora direttamente con più di 3.500 marchi e con i distributori autorizzati. Privalia effettua un check di qualità della merce in ingresso ricevuta dai brand e dai fornitori prima che essa venga spedita al Cliente finale. Il reso è la maniera più efficace per assicurare il rimborso al Cliente nei termini più rapidi. E’ inoltre, come procedura suggerita dal Servizio Clienti,  la maniera più facile ed immediata per permettere a Privalia di effettuare ulteriori verifiche a seguito di segnalazioni”. Relativamente al prodotto in questione, scrive Privalia, “Confermiamo l’originalità e segnaliamo che esistono delle normali differenze tra prodotti dello stesso marchio dovute alle differenti linee o collezioni prodotte dal marchio e talvolta al Paese di manifattura.  Privalia è sempre accanto ad ogni singolo Cliente che ripone fiducia nella nostra azienda: siamo disponibili ad intervenire con tutte le procedure del caso”.
Il Test ha provato a contattare Fred Perry per avere una conferma o una smentita di quanto sostiene il cliente e della difesa di Privalia, non ottenendo risposta.