L’uso frequente di farmaci a base di codeina nei minori di 18 anni può essere associato a reazioni avverse respiratorie gravi o fatali. L’American Academy of Pediatrics (Aap) nel documento dal titolo “Codeine: Time to Say No” appena pubblicato su Pediatrics invita genitori e operatori ad evitare la somministrazione dell’antidolorifico in questa delicata fascia di età . “Il composto, da decenni contenuto in molti antidolorifici e in altrettanti antitussigeni da banco, viene convertito dal fegato in morfina” esordisce Joseph Tobias, coautore del documento e membro del comitato sui farmaci dell’Aap, sottolineando che, a causa della variabilità genetica che ne condiziona la velocità di metabolizzazione, la codeina fornisce scarso sollievo in alcuni pazienti, mentre in altri ha un’azione eccessiva. “Alcuni individui, specie i bambini e le persone con apnea ostruttiva del sonno, sono metabolizzatori ultra-rapidi e potrebbero avere reazioni gravi o addirittura mortali da accumulo di morfina dopo l’assunzione di codeina a dosi terapeutiche” scrivono gli autori.
In Europa vietata ai minori di 12 anni
Il principio attivo è da molti anni un sorvegliato speciale, in Europa e negli Stati Uniti. Nel 2013, il Gruppo di Coordinamento per il Mutuo Riconoscimento e le Procedure Decentrate per uso umano (CMDh) ha approvato all’unanimità una serie di interventi per minimizzare il rischio per affrontare i problemi di sicurezza dei medicinali contenenti codeina, quando vengono impiegati nella gestione del dolore nei bambini.
In particolare, i medicinali contenenti Codeina devono essere utilizzati solo per il trattamento del dolore acuto moderato (di breve durata) in bambini al di sopra dei 12 anni di età , e solo se non può essere alleviato con altri antidolorifici come il paracetamolo o ibuprofene, a causa del rischio di depressione respiratoria associata con l’uso di codeina. Allo stesso tempo, il documento europeo prevede che il principio attivo non debba essere utilizzato in nessun modo in tutti i bambini (di età inferiore ai 18 anni) che si sottopongono a un intervento chirurgico per l’asportazione delle tonsille o adenoidi. Infine, le informazioni sul prodotto di questi medicinali devono riportare l’avvertenza che i bambini con condizioni associate a problemi respiratori non devono usare codeina.
Che cos’è la codeina?
La codeina è un antidolorifico naturale. Viene spesso comparato alla morfina come quest’ultima è un alcaloide e compare insieme al paracetamolo tra i componenti di molti farmaci. Queste due sostanze, se unite in un unico prodotto, abbattono efficacemente il dolore. Inoltre, la codeina è largamente usata anche per le sue proprietà antitussive, poiché inibisce lo stimolo della tosse a livello neurale, diventando un valido alleato contro la tosse secca, senza muco.
In quali medicinali la troviamo
L’associazione codeina + paracetamolo è presente nei seguenti medicinali:
Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente
- Co-Efferalgan: è un farmaco soppressore della tosse, si presenta in compresse rivestite o effervescenti. Non può essere somministrato a bambini minori di 12 anni, a persone sensibili all’utilizzo di paracetamolo o affette da insufficienza respiratoria.
- Tachidol: è usato per il trattamento del dolore crescente e per sedare la tosse secca. Anche in questo caso, l’uso del farmaco è vietato a diverse categorie di persone e da bambini con un’età inferiore ai 12 anni.
- Lonarid: è un analgesico per il mal di denti, mal di schiena, nevralgie, artralgie e cefalee. Presenta le stesse controindicazioni dei precedenti.