Salvo Sottile: “La nuova Mi manda Rai 3 farà anche test”

Uno studio ipertecnologico con tanto di laboratorio di analisi, e la possibilità per i cittadini di inviare le proprie segnalazioni e i video di denuncia alla redazione tramite Whatsapp. Queste alcune delle novità della nuova edizione di  Mi manda Raitre, presentata nella sede di Viale Mazzini della Rai, nella sua nuova doppia veste, quotidiana e serale. La trasmissione, con la nuova conduzione di Salvo Sottile, parte martedì 6 settembre alle 22.45, per l’appuntamento serale settimanale, che seguirà la trasmissione Politics e durerà circa 80 minuti. Gli appuntamenti quotidiani con il pubblico mattutino di Raitre ricominciano a partire dal 12 settembre, dalle 10 alle 11 dal lunedì al venerdì, che sarà anche l’occasione per fornire aggiornamenti sui casi del martedì sera e concentrarsi sull’attualità. “Questa trasmissione è un marchio storico di Raitre, e proprio per questo abbiamo deciso di valorizzarlo, di rilanciarlo – ha detto Daria Bignardi, direttrice di Raitre – Sono passati 26 anni da quando da un’intuizione di Guglielmi nacque “Mi manda Lubrano” ed ebbe un successo incredibile”.

Cittadini reporter con Whatsapp

Il neoconduttore Salvo Sottile, che arriva da Estate in diretta,  spiega: “Abbiamo coniato lo slogan ‘In difesa degli indifesi’ per dare voce a tutti, per dare voce a chi non ce l’ha, un po’ per raccontare il paese, un po’ i disservizi, la gente che viene presa in giro. Cercheremo di portare in onda un programma moderno, contemporaneo”. Una delle novità è, appunto, il canale Whatsapp di Mi manda Raitre (il numero è 3453131994) : “È la possibilità data al pubblico – spiega Sottile – di essere giornalisti, di essere cronisti di Mi manda Raitre, non solo segnalandoci storie di truffe ma anche disservizi. Un contatto quotidiano in cui con la doppia spunta blu riusciamo a far capire alla gente che abbiamo letto, abbiamo visto. Non ci sarà più bisogno di accendere il computer e aspettare di scrivere una mail”. L’idea è destinata ad avere successo se è vero che  il programma ancora non è partito eppure al numero Whatsapp di Mi manda Raitre, lanciato in questi giorni, è arrivato tantissimo materiale,  “che verificheremo caso per caso”, aggiunge il conduttore specificando: “È questa la differenza rispetto a tanti altri programmi che in prima serata o in seconda propongono inchieste: la capacità di verificare sul campo e sentire la controparte. Cercare di dare una panoramica il più completa di tutto”.

Un laboratorio in studio

L’altra grande novità della trasmissione è quella di impiantare un laboratorio “alla Csi” per dirla con le parole di Sottile, nello studio, dove si analizzeranno via via tutta una serie di cose che possono essere dannose, dal tessuto al cibo.  Valerio Rossi Albertini, fisico del Cnr, farà una serie di dimostrazioni durante la trasmissione, con l’aiuto dell’oncologa e nutrizionista Deborah Raso.  Uno degli argomenti principali sarà l’alimentazione: “La parte alimentare è ormai cannibalizzata dai grandi talk anche di quelli che si occupano di politica – spiega Salvo Sottile – ma è qualcosa che riguarda il patrimonio di Mi Manda Raitre. Ecco perché abbiamo deciso di occuparcene in maniera corposa all’interno del programma in seconda serata. In studio abbiamo una parte del laboratorio di Rossi Albertini, un kit per fare una serie di dimostrazioni, di esperimenti, ma le analisi complete le commissioneremo fuori“.

Più investigativa ma con lo stesso rigore

Elsa Di Gati, storica conduttrice delle ultime edizioni di Mi manda Raitre, passata al ruolo di capostruttura della trasmissione spiega in cosa cambierà e in cosa rimarrà lo stesso lo spirito della trasmissione: “Acquisterà un taglio investigativo che appartiene molto al profilo professionale di Salvo, che renderà tutto molto appetibile. E continuerà a denunciare e indagare ma sempre con la correttezza, con la serietà e col rigore che ci contraddistingue. Quello che facciamo meglio da 30 anni a questa parte è dare fastidio, siamo gli stalker dei furbetti e dei prepotenti, e continueremo a farlo”.  Di Gati spiega così il ricorso massiccio dei cittadini a Mi Manda Raitre: “Adesso un’esposizione mediatica funziona tantissimo, e quindi poter portare il cattivo davanti alle telecamere dà più forza al cittadino che si sente più tutelato. Dove purtroppo dovrebbe arrivare lo Stato, le pubbliche amministrazioni non arrivano, fanno appello alla tv. A Mi manda Raitre scrivono anche quando la trasmissione non è in palinsesto, tanto sono legati a noi”.

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