Promuoveva voli super scontati a 1 euro, in realtà riservati ai clienti del servizio Supervolotea. Ma alla compagnia aerea low cost spagnola Volotea non bastava e chiedeva a chi non poteva fare il check-in on line un importo aggiuntivo di 30 euro. Un comportamento scorretto che l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, grazie all’esposto dell’Unione Nazionale Consumatori di Messina, ha condannato con due sanzioni, di 160mila e 210mila euro. La compagnia aerea può ora presentare ricorso al Tar del Lazio.
“Una vittoria dei consumatori! Le compagnie low cost sono molto vantaggiose e offrono tariffe allettanti, ma talvolta nascondono insidie, per non dire vere e proprie trappole, come quella di chiedere cifre esorbitanti se non si fa in tempo a fare il check-in on line o se il bagaglio supera il peso consentito. Oppure pubblicizzano offerte mirabolanti e super scontate che però riguardano un numero limitato di posti o sono riservate solo ad alcuni clienti. Ora questa sentenza afferma un principio importante a tutela dei consumatori. Non si possono chiedere cifre esorbitanti, approfittandosi della situazione e le offerte vanno sempre declinate in modo chiaro” dichiara il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori di Messina, Mario Intilisano.
La compagnia con sede a Barcellona, che ha sedi operative presso gli aeroporti di Venezia, Palermo e Verona, indicava sul sito internet che se il check-in era effettuato in aeroporto c’era un costo, ma, per l’Antitrust, ometteva “di indicare l’importo, rinviando ad un tariffario nel quale compaiono i costi di una serie di servizi aggiuntivi”.