Caro Test Salvagente,
ho un punto vendita Crai nelle vicinanze di casa mia, dove vendono anche pesce surgelato sfuso. Sino a qualche giorno fa i prezzi esposti erano ingannevoli: non tenevano conto della glassatura. Ho segnalato la cosa direttamente a Crai, che l’ha girata a Crai Sicilia che l’ha inoltrata al punto vendita. La situazione non e cambiata molto sino a qualche giorno fa: adesso ci sono due prezzi, uno in grande piu basso che comprende la glassatura, e un prezzo scritto piu in piccolo, più in alto, con peso netto e la percentuale di glassata.
A me la cosa non sembra regolare, e leggendo il decreto legislativo 23 giugno 2003, n. 181, non mi sembra che ci sia possibilita di fraintendimenti. Se la glassatura è tara, viene segnalata, ma non ha influenza sul peso netto esposto al pubblico. Voi cosa ne pensate?
Giovanni Cappello
Caro Giovanni,
Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente
ci siamo confrontati con esperti del settore e, in base a quanto ci racconta, possiamo dire che non si tratta di frode poichè il prezzo riferito al peso netto è indicato seppur in modo meno evidente rispetto a quello riferito al peso lordo. Tuttavia questa modalità di indicazione può ritenersi ingannevole per il consumatore e andrebbe corretta.
In via generale, nel caso di pesce fresco o congelato venduto sfuso (porzionati sul luogo di vendita o preconfezionati in tranci) l’etichetta deve contenere:
-
la denominazione commerciale della specie, il metodo di produzione (pescato o allevato) la zona di cattura per il pescato e il paese di provenienza per l’allevato;
-
il prezzo di vendita per unità di misura (Kg) riferito al peso netto;
-
nel caso di pesce congelato, coperto da glassatura, la percentuale della glassatura è considerata tara e quindi riportata a parte.