Conviene avere figli bravi a scuola, neon solo in prospettiva futura, ma anche pensando al peso nella casse familiari. Chi va male a scuola infatti ha spesso bisogno di lezioni private, e il costo è tutt’altro che irrilevante. A calcolare la spesa a seconda della zona d’Italia e della materia è stato il portale ProntoPro.it. I costi maggiori sono legati alle ripetizioni di materie scientifiche (18 euro in media). Rafforzarsi invece nella lingua inglese può costare mediamente, a livello nazionale, 13,50 euro all’ora. Una lezione di matematica per le medie e superiori raggiunge un prezzo medio di circa 12 euro. Per le materie umanistiche, bastano meno di 10 euro l’ora.
A Milano costa più del doppio di Napoli
Anche in questo campo, esiste una forbice di prezzi tra Nord e Sud: Milano è la città più costosa, con una media di 23 euro per una lezione scientifica, mentre in ambito umanistico si ferma a 12,50 euro. Roma, invece costano rispettivamente 22 euro e 10. Tutt’altro mercato a Napoli, dove una ripetizione in materie scientifiche costa 10,50 euro mentre per una materia letteraria bastano 5,50 euro l’ora, al di sotto di qualsiasi salario minimo giornaliero. Altro dato interessante è quello che riguarda la differenza di costi in proporzione al livello di formazione dello studente. Ad esempio a Milano la differenza tra il costo medio tra una ripetizione in matematica per un liceale e per uno studente è di 5 euro l’ora, mentre in altre città come Genova, Roma e Perugia i costi si mantengono allineati.
Le alternative
Esistono anche alternative gratuite o a poco prezzo per chi vuole prepararsi alla ripresa della scuola e recuperare crediti, come raccontato da Chiara Affronte sul numero di settembre scorso de Il Test Salvagente. Si trovano online, tra le app, e puntano sul concetto di rete. Come Socloo, social network didattico creato per far dialogare e lavorare insieme studenti e docenti di classi e scuole diverse. I docenti creano gruppi virtuali di lavoro; gli strumenti sono quelli usuali del social network: bacheche, chat, condivisione di contenuti, partendo dai professori, ma con uno schema di rapporto orizzontale con gli studenti. Ad essere social, seppure in modo diverso, è anche Docsity, il network nato nel 2010 da un’idea di Riccardo Ocleppo, studente oggi 28enne del Politecnico di Torino che – da studente – si è ritrovato a cercare più volte appunti ben fatti in rete; ha creato uno spazio sul web in cui caricarli e scaricarli (gratis fino a 15 pagine) e poi si è evoluto costruendo l’offerta delle ripetizioni on line attraverso la sezione “Docsity live tutor” costituita da un corposo team di tutor selezionati. Il costo medio orario è 15 euro l’ora (pagamento con paypal o carta di credito) se non si è soddisfatti si viene rimborsati e la qualità degli appunti è controllata da Docsity. Più mirata l’esperienza di Cervellotik. Il concetto alla base della piattaforma è quello del “cervellone” che aiuta il collega a risolvere un problema, a superare un ostacolo che lo sta bloccando nello studio. Una sorta di bacheca dove si inserisce il proprio problema e diversi esperti offrono il proprio aiuto (qualcuno gratis altri a pagamento).