
È impossibile non notare che, soprattutto nei luoghi di lavoro, si stia tornando a portare con sé il proprio pranzo quotidiano. Le difficoltà economiche, il piacere salutista di prepararsi un pasto ideale, ma anche il desiderio di avvantaggiarsi tecnologicamente nel tempo libero, inducono a scegliere l’antico stile della milanese “schiscetta”, oggetto derivato dalla gavetta militare, attualmente rivisitata da diversi brand, in chiave moderna.
IL ROVESCIO DELLA MEDAGLIA

VISTO DALL’INTERNO
Scaldì è tuttavia un buon prodotto, peraltro accompagnato da precise istruzioni d’uso e di smaltimento. L’oggetto è costituito da due valve in “doppia parete”, chiudibili mediante una coppia di clampe a leva. La valva inferiore è in polipropilene nel guscio esteriore e in acciaio smaltato antiaderente in quello interno (attenzione alle posate!); queste due pareti, contenendo i dispositivi elettrici, sono assemblate con una ulteriore tenuta. La valva superiore, il coperchio, è in polipropilene in entrambe le pareti e alloggia la guarnizione, le clampe e una comoda maniglia collassabile; nel coperchio è altresì ricavata una valvola di sfiato; va detto che la parete interna non appare facilmente pulibile, per effetto della sua forma.
ANCHE IN AUTO
L’uso di questa gavetta elettrica è estremamente semplice: riempita col nostro manicaretto, possiamo trasportarla ovunque, comodamente e senza pericolo, e all’ora del pasto sarà sufficiente collegare il cordone di alimentazione e la spina (una luce arancione si accende), attendendo per circa 7-10 minuti. Scaldì, proposto nelle colorazioni un po’ mitteleuropee bianco-arancione e bianco-viola, consuma solo 120 W e può quindi essere usato anche in auto o in barca con un piccolo inverter. Viene venduto tra i 47 e i 52 euro circa.










