I consumatori orientano le loro scelte d’acquisto verso quei prodotti che indicano in etichetta la loro durata. Inoltre, hanno dimostrato di apprezzare maggiormente i prodotti che hanno una vita più lunga per i quali sarebbero disposti anche a spendere una cifra maggiore. A dirlo uno studio condotto dal Comitato economico e sociale europeo che ha intervistato 3 mila consumatori in Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Spagna e Paesi Bassi. Per condurre la sua analisi, il Cese ha messo a punto quattro tipi di etichette che indicano in maniera differente la durata minima del prodotto.
Il 90% dei partecipanti allo studio ha dichiarato che sarebbe disposto a pagare di più (102 euro) per una lavastoviglie che sarebbe durata due anni in più. Volendo “mappare” le tendenze dei consumatori, i francesi sono quelli che si sono mostrati più sensibili alle indicazioni in etichetta sulla vita dei prodotti, seguono belgi, olandesi, cechi e spagnoli. L’industria, dal canto suo, ha dimostrato di apprezzare, tra quelle proposte, l’etichetta pensata come quella sul consumo energetico.
I risultati emersi dallo studio sono in linea con un parere espresso sempre dal Cese nel 2013 nel quale il Comitato sosteneva che una chiara etichettatura capace di indicare la durata minima garantita di un prodotto aiuta a migliorare la fiducia dei consumatori nelle imprese. In conclusione, il Cese invita, da un lato, la Commissione europea ad elaborare una legislazione europea sulla obsolescenza programmata, e, dall’altro, raccomanda all’industria di stabilire dei sistemi volontari di certificazione.