Partenza a rilento per lo Spid, il Sistema pubblico di identità digitale, il servizio che permette di dire addio alle decine di password, chiavi e codici sostituendoli con uno universale per l’accesso ai servizi on line di Pa e imprese aderenti. Una riforma attesa da anni, partita finalmente il 15 marzo, ma decisamente in salita. Ad accettare l’identità digitale unica, infatti, sono solo al momento l’Inps e la Regione Toscana: mancano all’appello tanti altri uffici come l’Inail e l’Agenzia delle Entrate (per il 730 precompilato, ad esempio) che dovrebbero permettere l’accesso ai servizi online con questa modalità nelle prossime settimane.
Come si richiede
L’identità SPID è rilasciata dai Gestori di Identità Digitale (attualmente sono tre: Infocert, Poste Italiane e Telecom Italia Trust Technologies Srl, una società del gruppo Telecom) che forniscono le identità digitali e gestiscono l’autenticazione degli utenti. La scelta tra i tre è personale ma, al momento, può essere vincolata dalla disponibilità o meno, da parte dell’interessato, di uno strumento di identificazione elettronica. Il gestore deve, infatti, essere in grado di accertare l’identità di chi richiede le nuove credenziali. E questo, nel caso si voglia acquisire l’identità digitale registrandosi on line sul sito di uno dei tre gestori, lo si potrà fare solo se si possiede una carta nazionale dei servizi oppure la firma digitale o la carta di identità elettronica. Oppure se si è dotati di strumenti ad hoc messi a disposizione dai singoli gestori. Ad esempio, Infocert permette il riconoscimento via webcam ma il servizio, oltre ad essere non propriamente immediato, è anche a pagamento, 15 euro.
Allo sportello
Chi non possiede la firma digitale oppure la carte d’indennità elettronica non ha altra strada che recarsi presso uno sportello postale abilitato (ad oggi 396) oppure presso uno dei tre sportelli Infocert a Roma, Milano e Padova (previo appuntamento). In questo caso l’attivazione sarà gratuita. Ma poi ci danno subito l’identità digitale? Non è detto. Nel test effettuato da Alessandro Longo per la Repubblica, lo Spid è arrivato dopo qualche giorno all’indirizzo indicato via raccomandata o email.
“Gratuito per i primi due anni”
Il costo del servizio è pari a zero per i primi due anni ma solo se attivato entro il 31 dicembre 2016: il futuro è ancora incerto.