Standard minimi di qualità uguali su tutto il territorio nazionale e nel caso in cui il gestore non li rispetta, l’utente riceverà “un indennizzo automatico di 30 euro“. Ancora: diritto alla rateizzazione in caso di maxi-bollette; dieci giorni al massimo per un allaccio e cinque giorni per attivare una fornitura o effettuare una voltura.
Questi in sintesi le novità della nuova tariffa sull’acqua approvata dall’Aeegsi, l’Autorità per l’energia, il gas e i servizi idrici che entrerà in vigore dal primo gennaio. I gestori avranno sei mesi di tempo per adeguarsi: i nuovi standard tariffari e di qualità dovranno infatti essere garantiti agli utenti a partire dal 1° luglio 2016.
30 euro di indennizzo
Per la prima volta le regole introdotte dall’Aeegsi varranno su tutto il territorio nazionale e porranno fine al puzzle locale della gestione idrica. Con la riforma, spiega il Garante “si supereranno le difformità tra gli standard qualitativi attualmente previsti nelle Carte dei servizi adottate dai gestori”. I nuovi standard di qualità saranno omogeni sul territorio nazionale e qualora il gestore non li rispetta “dovrà corrispondere all’utente in caso di mancato rispetto degli stessi standard”.
Ecco le principali novità :
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- la cadenza della bolletta dovrà essere semestrale per consumi medi fino a 100 metri cubi annui; quadrimestrale per quelli da 101 a 1.000; trimestrale tra 1.001 e 3.000; bimestrale oltre i 3mila metri cubi;
- diritto alla rateizzazione: le bollette superiori al 100% del consumo medio annuale potranno essere rateizzate e la richiesta potrà essere effettuata anceh nei 10 giorni successivi alla scadenza;
- tempi minimi per attivazioni e volture: un allaccio deve avvenire entro 10 giorni, 5 giorni al massimo invece per attivare la fornitura o per una voltura
- gestione dei reclami: sono previste modalità univoche per tutti i gestori, i quali devono anche predisporre un servizio telefonico per facilitare il rapporto con gli utenti.
Il nodo tariffe e investimenti
La riforma varata dall’Authority presieduta da Guido Bortoni prevede che le tariffe saranno regolate anche in base agli investimenti effettuati sulla rete. Da chiarire se le nuove modalità tariffarie rispondono in pieno allo spirito referendario che ha “abolito” la remunerazione del capitale in tariffa.
Sugli standard minimi invece criticità sono state espresse da Massimiliano Dona, segretario dell’Unione nazionale consumatori: “Siamo critici sulla mancata soluzione del problema relativo al distacco della fornitura per un servizio vitale come l’acqua. Inoltre va aperto al più presto lo Sportello per il consumatore ed un servizio di conciliazione, già operativi per la luce e il gas ma non per l’acqua. Sono strumenti essenziali per informare il consumatore dei suoi diritti ed evitare soprusi da parte delle società che erogano il servizio”.