Ancora un altro stop per il Piano vaccinale 2016-2018. Oggi avrebbe dovuto essere il giorno dell’atteso via libera da parte della Conferenza Stato-Regioni invece il ministero dell’Economia ha deciso di prendere altro tempo per valutare l’impatto economico del nuovo Piano. In mattinata sono state le Regioni a dire sì al Piano condizionandolo “all’apertura di un tavolo di monitoraggio con lo Stato sull’attuazione delle prorità degli obiettivi e la loro la sostenibilità”.
Gli obiettivi del Piano 2016-2018
Gli obiettivi del Piano vaccinale sono chiari: mantenere lo stato polio-free, raggiungere lo stato morbillo-free e rosolia-free, garantire l’offerta attiva e gratuita delle vaccinazioni nelle fasce d’età e popolazioni a rischio. Aumentare l’adesione consapevole, contrastare le disuguaglianze, completare l’informatizzazione delle anagrafi vaccinali, migliorare la sorveglianza delle malattie prevenibili, promuovere nella popolazione generale e nei professionisti sanitari, una cultura delle vaccinazioni, sostenere, a tutti i livelli, prevedere interventi sanzionatori qualora sia identificato un comportamento di inadempienza, attivare un percorso di revisione e standardizzazione dei criteri per l’individuazione del nesso di causalità ai fini del riconoscimento dell’indennizzo e favorire la ricerca e l’informazione scientifica indipendente sui vaccini.
Diritto all’istruzione e medici disobbedienti
Sugli altri due punti al centro dell’attenzione, l’obbligo per l’ingresso nella comunità scolastica e le sanzioni a carico dei medici disobbedienti, il Piano rimanda alla necessità di una normativa aggiornata che deve necessariamente tenere conto del diritto all’istruzione garantito dalla Costituzione e, quindi, imprescindibile e del Dpr 355/99 che stabilisce che i dirigenti scolastici sono “tenuti ad accertare se siano state praticate agli alunni le vaccinazioni obbligatorie e, nel caso di mancata presentazione della certificazione o della dichiarazione sostitutiva, a comunicare il fatto, entro 5 giorni, per gli opportuni e tempestivi interventi, all’Azienda USL di appartenenza e al Ministero della Sanità. Testualmente si legge: “La discussione internazionale relativa al superamento dell’obbligo vaccinale e alla valorizzazione delle scelte consapevoli dei cittadini sul tema si avvale dell’esperienza regionale che permette di comprendere le procedure, la tempistica e i costi organizzativi che ne conseguono. Tale percorso sarà approfondito e dal nuovo piano potrà essere generata una normazione aggiornata, garantendo, peraltro, la protezione degli individui e delle comunità, con misure correlate, come, ad esempio, l’obbligo di certificazione dell’avvenuta effettuazione delle vaccinazioni previste dal calendario per l’ingresso scolastico. Parte integrante di questi vincoli sarà anche la ricognizione continua delle possibili violazioni del supporto alla pratica vaccinale e dell’offerta attiva delle vaccinazioni da parte dei medici e del personale sanitario dipendente e convenzionato con il servizio sanitario nazionale. Saranno concertati percorsi di audit e revisioni tra pari, con la collaborazione degli ordini professionali e delle associazioni professionali e sindacali, che possano portare anche all’adozione di sanzioni disciplinari o contrattuali qualora ne venga ravvisata l’opportunità”.