Dopo le tante segnalazioni da parte delle associazioni dei consumatori, l’Antitrust – l’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato – ha deciso di avviare un procedimento istruttorio nei confronti della Volkswagen AG e della sua filiale italiana.
Al centro dell’istruttoria ci sarà l’accertamento di una pratica commerciale scorretta in relazione allo scandalo della commercializzazione di autoveicoli e mezzi commerciali con motore diesel dalle emissioni inquinanti “falsate”, ovvero con classe di emissione che sarebbe, nella realtà, inferiore ai valori dichiarati dalla casa costruttrice. La pratica scorretta riguarderebbe i numerosi modelli coinvolti nel cosiddetto “diesel gate” commercializzati dal Gruppo Volkswagen dal 2009 al 2015 con i marchi Volkswagen, Audi, Seat, Skoda.
La pratica scorretta avrebbe indotto in errore i consumatori al momento dell’acquisto: le informazioni non veritiere su emissioni e classe di omologazione presenti nei claims utilizzati da Volkswagen all’interno delle proprie campagne pubblicitarie e nei dépliants informativi distribuiti dai concessionari e rivenditori, potrebbero infatti aver convinto l’acquirente ad un acquisto non pienamente consapevole.