Le chiamano carte di ultima generazione ma sono potenzialmente vulnerabili. Migliaia di carte a rischio come ha scoperto il Test con un’inchiesta che pubblichiamo sul numero in edicola. E la cosa sconcertante è che i produttori lo sanno dal 2013
In Italia ci sono circa 6 milioni di carte di credito e debito NFC, una nuova tecnologia che sta prendendo rapidamente piede dall’inizio del 2014. L’acronimo sta per Near Field Communication (comunicazioni ravvicinate) anche se comunemente vengono chiamate contactless e identificate dal simbolo del wi-fi. Queste carte vengono emesse da molte banche e da Poste Italiane. Il problema è che si possono sniffare, termine di gergo informatico che indica la possibilità di furto, in questo caso si tratterebbe di un attacco alla privacy, agli ultimi movimenti bancari con il rischio potenziale della sottrazione dei soldi. Un attacco indolore, e senza essere connessi a internet, è questa la nuova frontiera del cybercrimine: un “colpo” on-the-road: per subirlo potrebbe bastare essere a meno di un metro di distanza dall’“Hacker d’asfalto”, durante una passeggiata o in situazioni affollate.