La partita ora si sposta a settembre quando, il disegno di legge sulla Concorrenza, alla riapertura della Camera sarà il primo provvedimento all’esame dell’aula. Venerdì la Commissione Attività produttive di Montecitorio ha licenziato gran parte degli emendamenti e non sono mancate le proposte di modifica del testo elaborato dal governo soprattutto in materia assicurativa.
Tra le novità approvate la tabella unica nazionale dei risarcimenti per le macro-lesioni – che si applicherà solo ai sinistri che si verificheranno dopo l’entrata in vigore e non anche a quelli pendenti come chiedevano le compagnie – che il giudice però può “integrare” riconoscendo anche il danno morale al danneggiato; stralciata la norma sul risarcimento del danno in forma specifica, che prevedeva accordi tra le compagnie e i carrozzieri per standardizzare i costi delle riparazioni; arriva lo sconto per chi installa la black box che sarà quantificato dall’Ivass e non dalle imprese assicurative; da ultimo, ma non per minore importanza, l’approvazione dell’emendamento Impegno (Pd) sulla cosiddetta Tariffa Italia che premia i virtuosi del volante al di là della città di residenza che oggi invece vengono penalizzati con premi da capogiro solo per il fatto di risiedere in regioni ad alta sinistrosità.
L’Ania sulle barricate
Tanto è bastato per l’Ania, la Confindustria delle compagnie, per lanciare un monito contro le modifiche approvate in Commissione: “Se non cambierà il testo della legge, saremo costretti a innalzare le tariffe per la Rc-auto”. Netta la replica di Konsumer Italia l’associazione presieduta da Fabrizio Premuti: “Puntuali arrivano le minacce dell’aumento di tariffa, ma siamo ormai forse fuori tempo limite per versare lacrime da coccodrillo. Le compagnie di assicurazione escono da un anno in cui gli utili hanno superato il 13%. Una situazione insostenibile in un ramo obbligatorio in cui il primo pensiero di tutti gli attori dovrebbe andare alla funzione sociale e alla sostenibilità della Rc-auto”.
Stop alle discriminazioni territoriali
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La novità di rilievo è sicuramente quella rappresentata dalla tariffa che premia i virtuosi del volante al di là della regione di appartenenza. Fino ad oggi un napoletano in massima classe di sconto pagava fino al doppio di un collega milanese in prima classe di merito per il solo fatto di risiedere in una regione ad alta sinistrosità. “Ovvero si scaricano sul cittadino onesto le distorsioni del sistema assicurativo”, sottolinea Rosario Stornaiuolo, segretario regionale della Federconsumatori Campania e tra i promotori del movimento contro la discriminazione territoriale nella Rc-auto. Se la proposta di modifica del ddl Concorrenza venisse approvata anche dal Parlamento verranno tagliati sensibilmente i premi per chi oggi viene invece penalizzato dalla regione di appartenenza. Spiega l’onorevole del Pd Leonardo Impegno: “È una prima grande vittoria perché finalmente vengono premiati gli automobilisti onesti e virtuosi che non hanno compiuto incidenti negli ultimi cinque anni e che potranno contare su una tariffa corrispondente, per la loro classe di merito, alla migliore media d’Italia”.
La migliore media nazionale
Come funzionerà la Tariffa Italia? La norma stabilisce che gli assicurati che “risiedono in regioni con costo medio del premio, calcolato sulla base dell’anno precedente, superiore alla media nazionale che non abbiamo fatto incidenti nei cinque anni precedenti e che abbiano installato la scatola nera” avranno diritto a una tariffa commisurata a quella media migliore sul piano nazionale.
Ad esempio un automobilista napoletano che acconsente a installare la scatola nera e nei cinque anni precedenti non ha causato sinistri potrà contare al rinnovo su una tariffa pari alla media dei migliori premi praticati nel resto di Italia per il suo stesso profilo tariffario. “Una norma che ristabilisce la parità assicurativa visto che la parità del rischio a livello nazionale viene accertata strumentalmente con l’ausilio della scatola nera”, commenta Fabrizio Premuti presidente di Konsumer. “Un provvedimento di giustizia sociale” per Rosario Stornaiuolo, mentre Enrico Panini, assessore al Lavoro e alle Attività produttive del Comune di Napoli, tra i più convinti fautori della riforma, parla di un grande passo avanti verso l’abolizione delle odiose discriminazioni territoriali in merito al costo della Rc-auto. Tradotto in cifre ciò comporterà per un cittadino napoletano con i requisiti indicati nell’emendamento un risparmio annuo superiore ai 300 euro”.
La mediazione del governo
Soddisfatta anche Valeria Valente (Pd): “L’approvazione dell’emendamento è un risultato importante. È una prima fondamentale vittoria, nella battaglia parlamentare cominciata due anni fa, per la quale ci siamo spesi come parlamentari campani del Pd, raccogliendo oltre 40mila firme e avviando una campagna di sensibilizzazione sulla Rc-auto. L’emendamento premia gli automobilisti virtuosi, ovunque essi risiedano. Certo, noi avremmo preferito che agli assicurati onesti fosse applicata una polizza unica su tutto il territorio nazionale, parametrata sulle tariffe più basse, ma possiamo comunque dirci molto soddisfatti dalla mediazione trovata con il governo”.