Si allunga la lista di banche obbligate a interrompere l’applicazione degli interessi sugli interessi. Su istanza di inibitoria presentata dal Movimento consumatori, IWBank e Fineco Bank sono state condannate dal Tribunale di Milano a cessare ogni pratica anatocistica vietata dal 1° gennaio 2014 nei contratti di conto corrente. Sale così a nove il numero di istituti di credito che in caso di scoperti di conto e aperture di credito, non potranno più applicare interessi anatocistici nei conti correnti dei consumatori: da ultimo Iw Bank e Fineco Bank, ma anche UniCredit, Intesa San Paolo, Deutsche Bank, Ing Bank, Banca popolare di Milano, Banca regionale europea, Banca Sella.
La bocciatura di BankItalia
La sentenza del tribunale meneghino segue pochi giorni la decisione della Banca d’Italia di eliminare da ottobre prossimo dai contratti di conto corrente ogni riferimento alla capitalizzazione degli interessi. Sul sito di via Nazionale è stato pubblicato il provvedimento che modifica le disposizioni in materia di “Trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari; correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti”. Il nuovo provvedimento dell’autorità di vigilanza elimina ogni riferimento alla capitalizzazione degli interessi anche nei modelli dei fogli informativi dei contratti di conto corrente a partire dal primo ottobre. “Ogni riferimento alla vecchia delibera del Cicr dell’8 febbraio 2000 – spiega l’avvocato Paolo Fiorio del Movimento consumatori – che regolava l’anatocismo è stato cancellato”.
I moduli per il risarcimento
La decisione di BankItalia, pur non disponendo nulla rispetto al rimborso degli interessi illegittimi, potrebbe comunque pesare sulle richieste dei correntisti. Il Movimento consumatori ha messo a disposizione i moduli per istruire la pratica. Se si è correntisti di una delle sette banche “condannate”, precisano dall’associazione, e il proprio conto corrente dal 1° gennaio 2014 è andato in rosso oppure si è utilizzato il fido o lo scoperto di conto, si può chiedere alla banca la restituzione degli interessi anatocistici pagati fino a oggi. Il primo passo da compiere è quello di compilare il modulo di reclamo – il fac-simile è scaricabile dal sito dell’associazione – da inviare all’istituto di credito e per conoscenza al Movimento consumatori e alla Banca d’Italia. Una sorta di messa in mora della banca che preannuncia, nel caso in cui non avvenga il risarcimento, l’azione giudiziaria da parte dell’utente che potrà contare sull’assistenza del Movimento consumatori.
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