Il sospetto è pesante. Quello cioè – come spiega la commissaria europea alla Concorrenza Margrethe Vestager – “che MasterCard stia gonfiando artificialmente i costi dei pagamenti tramite carta” con effetti “negativi per i consumatori e i dettaglianti comunitari”. È questo il duro atto di accusa contenuto nella comunicazione inviata oggi dalla Commissione europea a MasterCard con la Bruxelles obietta che le regole applicate dalla società impediscono alle banche di offrire commissioni interbancarie più basse ai dettaglianti. E che di conseguenza questi extracosti vengano scaricati sui prezzi finali sostenuti da tutti i consumatori: sia quelli che pagano con carta sia quelli che pagano in contanti.
Il ricarico sul consumatore
La Commissione, ha proseguito la commissaria Vestager “è preoccupata sia per le regole applicate da MasterCard alle operazioni transfrontaliere nella Ue che per le commissioni addebitate ai dettaglianti che ricevano pagamenti con carta extraUe. Ora MasterCard ha la possibilità di rispondere ai nostri addebiti”.
Il 40% dei pagamenti non in contanti effettuati ogni anno da consumatori e imprese avvengono attraverso le carte. E ogni volta che un consumatore usa una carta di pagamento in un negozio o on line, la banca del dettagliante (banca convenzionatrice) versa una commissione, denominata commissione interbancaria, alla banca del titolare della carta (banca emittente). La banca convenzionatrice addebita la commissione interbancaria al dettagliante che la include, insieme a tutti gli altri costi, nel prezzo finale pagato dai consumatori. Questo significa che le commissioni interbancarie vengono addebitate a tutti i consumatori, compresi quelli che non utilizzano carte perché pagano in contanti.
I due rilievi di Bruxelles
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Gli istituti di credito si avvalgono di MasterCard per fissare le commissioni interbancarie applicate tra di esse e circa l’85% dei dettaglianti nella Ue sono convenzionati con MasterCard. Nella comunicazione odierna la Commissione – che dall’aprile 2013 ha aperto un procedimento nei confronti di MasterCard – solleva due obiezioni che se dovessero essere confermate, farebbero scattare una sanzione alla società dell’omonimo circuito di pagamento.
Bruxelles rimprovera a Mastercard innanzitutto che le regole adottate impediscano ai dettaglianti di un paese con commissioni interbancarie elevate di beneficiare delle commissioni interbancarie più basse offerte da una banca convenzionatrice situata in un altro Stato membro (convenzionamento transfrontaliero).
In seconda analisi, la Commissione teme inoltre che i livelli elevati delle commissioni interbancarie interregionali di MasterCard non siano giustificati. Queste commissioni sono versate da una banca convenzionatrice per le operazioni effettuate nell’Ue con carte MasterCard emesse in altre parti del mondo. Ad esempio, le commissioni versate da una banca convenzionatrice quando un turista cinese usa la propria carta per pagare il conto di un ristorante a Bruxelles possono essere cinque volte superiori a quelle versate quando un consumatore usa una carta emessa in Europa. Poiché queste commissioni interregionali rappresentano ogni anno centinaia di milioni di euro, la Commissione teme che commissioni interregionali così elevate facciano aumentare i prezzi per i dettaglianti con un conseguente rincaro dei prezzi e dei servizi per tutti i consumatori, non solo per quelli che utilizzano carte emesse al di fuori dell’Ue o che effettuano pagamenti tramite carta.
Un lungo braccio di ferro
Quello tra la Ue e MasterCard è un braccio di ferro ingaggiato fin dal lontano 2007 quando la Commissione constatò come il livello delle commissioni interbancarie per le operazioni transfrontaliere nel See (lo Spazio economico europeo) limitava la concorrenza tra le banche. Nel 2009 MasterCard accettò di abbassare le commissioni bancarie transfrontaliere allo 0,20% per le carte di debito e allo 0,30% per quelle di credito, senza però rivedere le altre fee.
Nell’aprile 2015 il Consiglio dei ministri dellla Ue e il Parlamento europeo hanno adottato il regolamento relativo alle commissioni interbancarie, che a partire dal dicembre 2015 assoggetta a un massimale le commissioni interbancarie per le carte emesse e utilizzate in Europa (0,20% per le carte di debito e 0,30% per le carte di credito). Il regolamento relativo alle commissioni interbancarie ridurrà i costi per i dettaglianti europei e garantirà una parità di condizioni sull’intero mercato dei pagamenti tramite carta. I massimali fissati dal regolamento, tuttavia, non si applicano alle operazioni interregionali, una delle due questioni oggetto dell’attuale indagine.
A dicembre si cambia
Secondo la Commissione europea, le commissioni bancarie costano ai rivenditori europei oltre 10 miliardi di euro ogni anno. Costi che spesso vengono “traslati” sui prezzi imposti ai consumatori. Le spese che le banche fanno pagare per l’elaborazione di transazioni nell’ambito dei circuiti come Visa e MasterCard saranno da dicembre prossimo limitate allo 0,3% del valore della transazione per i pagamenti con carta di credito, e 7 centesimi di euro o 0,2% del valore della transazione (se inferiore a 0,07 euro) per quelle con carta di debito.