Pacchetti vacanza. Fallisce il primo tour operator senza fondo di garanzia

Fallisce il primo grande tour operator da quando non è più attivo il fondo di garanzia per i turisti che rimangono a casa per colpa della cessazione delle attività degli operatori. Si tratta della Lowcostholidays Spain Sl, che fa parte del gruppo  Lowcosttravelgroup Ltd, che  aveva già visto sottoporre alla procedura fallimentare la Lowcosttravelgroup, la Lowcostaviation.com, la Lowcostbeds.com e la LowcostHolidays, operanti nella vendita online di pacchetti e servizi turistici. I viaggiatori italiani che hanno organizzato una vacanza, magari proprio in Spagna, potrebbero trovarsi tra i circa 140mila, di cui 27000 già partiti, danneggiati dal fallimento, della Lowcostholidays Spain Sl, che pur ricevendo i pagamenti dai clienti, non ha pagato i fornitori. I malcapitati dovranno scegliere se rinunciare alle vacanze o pagare di tasca propria la stessa vacanza, per la seconda volta.

Come ottenere il rimborso

Adiconsum riporta le dichiarazioni dei curatori fallimentari, secondo cui i voli, nella maggior parte dei casi, siano stati regolarmente pagati e i biglietti rimangono validi. In ogni caso l’associazione dei consumatori consiglia chi ha prenotato tramite questo tour operator di contattare in tempo utile, prima del viaggio, il vettore aereo per ottenere la conferma della prenotazione e le informazioni necessarie per il check-in, e fornire il proprio indirizzo e-mail per eventuali successive comunicazioni. In caso di prenotazioni non confermate, sarà necessario pagare il biglietto alla compagnia aerea ed il prezzo potrebbe essere soggetto a tariffe più elevate. “È molto probabile – continua Adiconsum – che le sistemazioni nei resort o la prenotazione degli hotel non siano confermate perché non pagate, così come i trasferimenti da e per l’aeroporto alle strutture ricettizie”. Il consiglio è di verificare direttamente con le strutture. Se la struttura, contattata prima della partenza, conferma la prenotazione ed il pagamento, chiedere una conferma per iscritto”. Adiconsum ha consigli anche per chi cambia idea sul viaggio:  “Se hai conferma del volo, ma non dell’hotel e decidi di non partire, prova a chiedere alla compagnia aerea, di posticipare la data di partenza”. Purtroppo, il vettore aereo non è tenuto a farlo così come non è tenuto al rimborso del biglietto, ma potrebbe acconsentire alla modifica quale gesto commerciale nei confronti dei malcapitati.

Le nuove (confuse) regole

Come il Test ha raccontato nelle scorse settimane, tutti i pacchetti turistici prenotati a partire dal 1 luglio, non possono godere del paracadute offerto dal fondo di garanzia nazionale, dismesso dopo anni a fine giugno. Adesso sono gli stessi operatori a scegliere se partecipare a un fondo comune, come ha deciso Astoi, l’associazione di Confindustria, se affidarsi a una polizza assicurativa, come invece ha preferito la federazione di settore Fiavet. Il ministero dei beni e delle attività culturali e turistiche , nonostante le richieste degli operatori di emettere un decreto con le specifiche per il nuovo corso, non è intervenuto, perciò si rischia la giungla di garanzie più o meno rispettate a seconda del tour operator a cui si rivolge l’utente. Nel caso della Lowcostholidays Spain, “recuperare i propri soldi non è facile, ma nemmeno impossibile”, dice Adiconsum. Si può ricorrere alla procedura del Chargeback, se il pagamento è stato fatto con carta di credito, contattando l’emittente la propria carta e verificando se si è ancora nei termini (solitamente sono 120 giorni) per provare a riavere indietro i propri soldi. Quando si paga con PayPal, secondo Adiconsum, è possibile ottenere il rimborso del prezzo versato aprendo una contestazione con Paypal secondo le regole della protezione acquirenti. Il reclamo deve essere formulato entro 180 giorni dalla data del pagamento. Se invece si è stipulato un’assicurazione vanno verificate le condizioni generali di contratto e le relative coperture della polizza assicurativa acquistata sul sito lowcostholidays.com. Di certo si sa che non copre purtroppo l’insolvenza, ma resta valida e operante per le coperture previste (infortuni, rimborso franchigie ecc.). Se, però, sei in possesso di altre polizze assicurative, contatta la compagnia di assicurazione e verifica le relative  coperture. Nel caso invece di quella che è la richiesta al fondo di garanzia, chi ha prenotato il pacchetto entro il 30 giugno, potrà richiedere di accedere al fondo tramite l’apposita pagina del sito del Mibaact. Per gli altri, essendo il portale spagnolo, è possibile richiedere il rimborso alla Direzione generale per il turismo (www.caib.es/ GoverndelesIllesBalears), l’Autorità di regolazione spagnola, secondo le seguenti modalità: scaricare il modulo cliccando qui,  inviarlo all’indirizzo email: [email protected];  o, in alternativa, a quello fisico: Dirección General de Turismo C/ de   Montenegro, 5 E-07012 Palma Illes Balears, España. Il reclamo potrà inoltre essere inviato ai curatori fallimentari al seguente indirizzo: [email protected]