I microgreens, letteralmente micro ortaggi a radice, sono piantine giovani e tenere di numerose specie di insalata ed erbe aromatiche, facilmente coltivabili sul davanzale della cucina o direttamente in balcone, che si raccolgono dopo soli 10-20 giorni dalla semina, non appena, come si legge in rete, hanno sviluppato “le due foglioline cotiledonari” ovvero le prime foglie vere. E il tutto può avvenire anche fuori stagione.
Spesso sono usati come integratori alimentare, come per dare un tocco di sapore ai cibi e in alcuni casi anche per essere mangiati ad insalata. Negli ultimi tempi è scoppiata una vera e propria mania per i microgreens tanto che esistono molti siti che vendono questi semi e al fenomeno ha dedicato attenzione anche il New York Times con un lungo articolo.
Cari ma nutrienti
I micro ortaggi possono essere coltivati ​​all’interno di un piccolo spazio – un contenitore di uova, un alloggio per piantine, il vassoio del sushi – e per chi pensa che si possano far crescere le classiche piante aromatiche, come il basilico, si sbaglia: tra i microgreens per eccellenza c’è la versione “bonsai” della rucola, il cavolo e i germogli di piselli. I semi costano un po’ cari ma i microgreens sono pieni di nutrienti. Come ha scritto il New York Times “i ricercatori del College of Agriculture and Natural Resources dell’Università del Maryland e del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti hanno valutato le concentrazioni di vitamine e carotenoidi nei microgreens erano fino a 40 volte superiori della versioni tradizionali degli ortaggi”.
Come coltivarli
Per cominciare abbiamo bisogno di acquistare i semi – fatevi un giro, il web è pieno di siti dedicati al tema – e poi un alloggio per le nostre future piantine (un cartone per le uova, il contenitore in plastica del sushi, un vero e proprio alloggio con tanto di vaschette per piantine). Assicuriamoci che ci siano dei fori per il drenaggio dell’acqua e sistemiamoli non vicino a una stufa né accanto a una finestra piena di spifferi.
A questo punto va preparato il terreno dentro gli alloggi facendo attenzione a inumidirlo ma senza abbondare con l’acqua (evitiamo cioè il gocciolamento dai fori di drenaggio). Importante garantire alle piantine luce e acqua ma senza esagerare: per questo si può usare uno spray nebulizzatore per fornire il giusto apporto idrico senza però esagerare. L’ambiente nel quale vengono posti non deve essere né troppo caldo né troppo umido: la ventilazione deve essere garantita onde evitare la formazione di infestazioni fungine. Per evitare questo ricordiamoci anche di non seminare in modo troppo fitto le piantie.
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Quando si raccolgono?
I microgreens vengono raccolti quando si formano le e due foglioline cotiledonari che assomigliano alla versione tradizionale della pianta, che in genere sono larghe circa 3-5 centimetri. I tempi di coltivazione, a seconda delle varietà , variano da una settimana-10 giorni fino a 20-25 giorni. Per raccogliere le foglioline meglio usare una forbice per evitare di compromettere il micro-fusto. I microgreens si mangiano al momento del “raccolto” oppure vanno conservato in frigo per al massimo 2-3 giorni.