Francia, verso l’uso in deroga dei neonicotinoidi sulla barbabietola da zucchero

neonicotinoidi

Il ministero dell’Agricoltura francese sta per chiedere l’uso in deroga dei neonicotinoidi nella protezione delle colture di barbabietole da zucchero dando ragione ai coltivatori che lamentano un grave danno sulle produzioni. Scontento da parte di Generation Futures: “Siamo scandalizzati da questa decisione ministeriale, che costituisce un significativo passo indietro. Questa decisione è tanto più inaccettabile in quanto è noto che esistono altri prodotti approvati e sicuri per la lotta contro l’afide della barbabietola”.

Il Ministero ha annunciato questo autunno una modifica legislativa per consentire esplicitamente, per la campagna 2021 e se necessario al massimo le due campagne successive, l’utilizzo dell’articolo 53 del regolamento europeo n ° 1107/2009 da poter prendere al momento della semina un’esenzione di 120 giorni per i semi rivestiti.

I neonicotinoidi – ricorda l’associazione – poiché dannose per l’ambiente (in particolare gli impollinatori, anche molto tempo dopo il loro utilizzo) sono state bandite in Francia dalla Legge sulla biodiversità del 2016, divieto esteso ai prodotti aventi la stessa modalità di azione da parte di la legge derivante dagli Stati generali dell’alimentazione e grazie alla pressione dei cittadini (ricorso legale di successo in particolare a Générations Futures e al sindacato apistico UNAF).

“Queste esenzioni per un ritorno all’uso dei neonicotinoidi sulla barbabietola costituiscono una battuta d’arresto inaccettabile che mostra che questo governo si piega facilmente sotto il peso delle lobby dei prodotti agrochimici e dell’agricoltura industriale e ha rinunciato a essere il leader della lotta contro gli insetticidi che uccidono le api in Europa! “. Afferma François Veillerette, Direttore di Generations Futures. “Piuttosto che lottare affinché l’Europa imponga davvero le sue decisioni di vietare i principali neonicotinoidi e di estenderli a tutte le sostanze di questa famiglia, è la biodiversità che viene sacrificata sull’altare dell’agricoltura tranquilla. Non possiamo permettere un ritorno all’uso di questi insetticidi come rivestimento delle sementi perché ciò equivale a trattare a priori le colture di barbabietola, che in agronomia costituisce il grado zero, mentre la Direttiva Europea sulla l’uso di pesticidi raccomanda il “controllo integrato dei parassiti”, il che implica che il trattamento chimico dovrebbe intervenire solo come ultima risorsa e nemmeno prima della comparsa di un parassita! Non mancheremo quindi di utilizzare tutte le possibili vie di ricorso contro questa decisione ingiusta.