“La nuova tariffa per il calcolo dei consumi idrici deve essere sospesa”. E’ la richiesta di Federconsumatori che commenta: “In questo periodo dove le famiglie stanno già affrontando una crisi economica importante, non è possibile aggiungere anche gli effetti del nuovo sistema tariffario”.
La tariffa, in ottemperanza alla delibera ARERA n. 665/2017, basa il suo calcolo sul consumo pro capite: per questo è fondamentale che siano aggiornati i dati relativi allo stato di famiglia e che tali dati in possesso dell’anagrafe si incrocino correttamente con quelli delle aziende per una corretta applicazione. Tuttavia, mancando questi dati le società di gestione che stanno procedendo a tariffare – anche retroattivamente – i consumi basandosi sulla nuova modalità di calcolo, sul dato della famiglia media di 3 persone: con vantaggio per chi in realtà è al di sotto di tale soglia e aumenti notevoli per i nuclei familiari più numerosi.
Le maxibollette sono già arrivate nelle cassette postali di molti cittadini di Trieste, Napoli, Perugia, Mantova, ma soprattutto a Roma.
“Consideriamo una vera e propria follia l’applicazione, per di più retroattiva, di un siffatto sistema tariffario.” – afferma Emilio Viafora, Presidente della Federconsumatori. – “In questo modo, in un momento quanto mai delicato e difficile per le famiglie colpite dalla grave crisi causata dalla pandemia, al posto di agevolarli, si mettono in difficoltà i cittadini. Per di più in relazione a un bene primario come l’acqua.”
Per questo chiediamo – conclude il presidente – con urgenza una sospensione della nuova tariffa, almeno fino a gennaio 2021, con contestuale sospensione del calcolo retroattivo.
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