Johnson & Johnson si troverà presto a dovere affrontare la più grande class action – 16mila ricorrenti -nei suoi confronti per i danni causati dall’uso prolungato della sua polvere di talco. Un giudice del New Jersey ha, infatti, autorizzato – seppur con alcune limitazioni – a testimoniare alcuni esperti chiamati in causa dai querelanti. La multinazionale, che ha già pagato alcuni ingenti risarcimenti, aveva cercato di ostacolare le testimonianze e questo avrebbe significato far morire l’azione collettiva.
I querelanti saranno ora in grado di far testimoniare agli esperti che i prodotti a base di talco hanno causato il cancro sulla base di studi epidemiologici e che il legame potrebbe essere causato dalla contaminazione con amianto e metalli pesanti.
Saranno anche in grado di testimoniare che il talco può raggiungere le ovaie se usato vaginalmente ma non potranno sostenere che, inalato, il talco può raggiungere le ovaie.
Johnson & Johnson nega che il suo talco causi il cancro e afferma che numerosi studi supportano le sue affermazioni.
La società ha dichiarato “non è stata una decisione del tribunale sulla validità delle accuse dei querelanti”. Ha anche affermato che i precedenti verdetti a favore dei querelanti erano stati annullati durante il processo di ricorso.
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Johnson & Johnson sta attualmente facendo appello contro un verdetto da $ 4,69 miliardi (£ 3,7 miliardi) contro St. Louis, nel Missouri. Tale processo ha coinvolto 22 ricorrenti nel luglio 2018.
Esiste anche un’indagine penale federale sulla sicurezza dei prodotti a base di talco di Johnson & Johnson.