La Spagna ha deciso: una mascherina chirurgica non potrà costare più di 96 centesimi (Iva inclusa) per bloccare le speculazioni. E in Italia? Da lunedì Coop nelle proprie parafarmacie le venderanno a 80 centesimi mentre il governo, o meglio il commissario straordinario Domenico Arcuri, non ha ancora deciso. Rumors parlano di una norma ad hoc nel prossimo decreto che fisserà un tetto massimo a 90 centesimi ma non è ancora chiaro se con o senza Iva. La questione dell’Imposta sul valore aggiunto non è marginale visto che attualmente è al 22%. Federfarma ha chiesto l’azzeramento o almeno l’abbassamento al 4% e lancia l’allarme sull’approvvigionamento: “Abbiamo richiesto al commissario Arcuri l’indicazione di un prezzo imposto. Purtroppo alle dichiarazioni del Commissario non è seguito alcun tempestivo provvedimento concreto: in questo modo grossisti e importatori si guardano bene dall’approvvigionarsi di scorte in assenza di prezzi di riferimento, così determinando un’ulteriore carenza dei dispositivi, che era, invece, in via di risoluzione”.
Intanto in Spagna la Commissione interministeriale per i prezzi dei medicinali ha fissato il prezzo massimo delle mascherine a 0,96 euro. “Questo prezzo – scrive in una nota il ministero della Salute spagnolo – è compreso di Iva e dell’imposta di sovrattassa equivalente, e sarà rivisto con la periodicità richiesta dalla sorveglianza dei prezzi di mercato”.