- Il coronavirus cinese che ha già colpito migliaia di persone uccidendone 26 si può trasmettere da uomo a uomo e provoca una malattia simile alla polmonite. Mentre la Cina ha messo “in quarantena” circa 41 milioni di cittadini, sospendendo i trasporti in 9 città, chiudendo la grande Muraglia e sospendendo le celebrazioni del Capodanno cinese, anche nel resto del mondo l’allerta resta alta. Se per l’Oms ancora non c’è “l’emergenza globale”, molti paesi, compresa l’Italia hanno preso delle precauzione soprattuto allo scalo internazionale di Fiumicino che ha tre voli diretti con Wuhan, la città dove si è manifestato si pensa il focolaio del nuovo virus.
L’Iss, l’Istituto superiore di sanità, ha dedicato al coronavirus una pagina di approfondimento di cui riportiamo i principali contenuti.
Cosa sono i coronavirus
I coronavirus (CoV) sono un’ampia famiglia di virus respiratori che possono causare malattie da lievi a moderate, dal comune raffreddore a sindromi respiratorie come la MERS (sindrome respiratoria mediorientale, Middle East respiratory syndrome) e la SARS (sindrome respiratoria acuta grave, Severe acute respiratory syndrome). Sono chiamati così per le punte a forma di corona che sono presenti sulla loro superficie.
I coronavirus sono comuni in molte specie animali (come i cammelli e i pipistrelli) ma in alcuni casi, se pur raramente, possono evolversi e infettare l’uomo per poi diffondersi nella popolazione. Un nuovo coronavirus è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai identificato nell’uomo.
I coronavirus umani conosciuti ad oggi, comuni in tutto il mondo, sono sette, alcuni identificati diversi anni fa (i primi a metà degli anni Sessanta) e alcuni identificati nel nuovo millennio.
Coronavirus umani comuni
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1 – 229E (coronavirus alpha)
2 – NL63 (coronavirus alpha)
3 – OC43 (coronavirus beta)
4 – HKU1 (coronavirus beta)
Altri coronavirus umani
5 – MERS-CoV (il coronavirus beta che causa la Middle East respiratory syndrome)
6 – SARS-CoV (il coronavirus beta che causa la Severe acute respiratory syndrome)
7 – 2019 Nuovo coronavirus (2019-nCoV)
Sintomi e diagnosi
I sintomi più comuni di un’infezione da coronavirus nell’uomo includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte. In particolare:
- I coronavirus umani comuni di solito causano malattie del tratto respiratorio superiore da lievi a moderate, come il comune raffreddore, che durano per un breve periodo di tempo. I sintomi possono includere:
- naso che cola
- mal di testa
- tosse
- gola infiammata
- febbre
- una sensazione generale di malessere.
I coronavirus umani a volte possono causare malattie del tratto respiratorio inferiore, come polmonite o bronchite. Questo è più comune nelle persone con preesistenti patologie croniche dell’apparato cardio-vascolare e/o respiratorio, e soggetti con un sistema immunitario indebolito, nei neonati e negli anziani.
- Altri coronavirus umani che hanno fatto il salto specie, come per esempio MERS-CoV e SARS-CoV, possono causare sintomi gravi. I sintomi della sindrome respiratoria mediorientale di solito includono febbre, tosse e respiro affannoso che spesso progrediscono in polmonite e circa 3 o 4 casi su 10 sono risultati letali. I casi di MERS continuano a verificarsi, principalmente nella penisola arabica. I sintomi della sindrome respiratoria acuta grave, per la quale non si registrano più casi dal 2004 in nessuna parte del mondo, includevano febbre, brividi e dolori muscolari che di solito progredivano in polmonite.
Data la poca specificità dei sintomi comuni dell’infezione da coronavirus è possibile effettuare test di laboratorio su campioni respiratori e/o siero soprattutto in caso di malattia grave. È comunque importante, nel caso si verifichino sintomi, informare il proprio medico di eventuali viaggi o di recenti contatti con animali (per esempio viaggi nei Paesi della penisola arabica o contatti con cammelli o prodotti a base di cammello).
Trasmissione, prevenzione e trattamento
I coronavirus umani si trasmettono da una persona infetta a un’altra attraverso:
- la saliva, tossendo e starnutendo
- contatti diretti personali (come toccare o stringere la mano e portarla alle mucose)
- toccando prima un oggetto o una superficie contaminati dal virus e poi portandosi le mani (non ancora lavate) sulla bocca, sul naso o sugli occhi
- contaminazione fecale (raramente).
Non esistono trattamenti specifici per le infezioni causate dai coronavirus e non sono disponibili, al momento, vaccini per proteggersi dal virus. La maggior parte delle persone infette da coronavirus comuni guarisce spontaneamente.
Tuttavia è possibile ridurre il rischio di infezione, proteggendo se stessi e gli altri, seguendo alcuni accorgimenti:
- lavarsi spesso le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi o con soluzioni alcoliche
- starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso, utilizzare una mascherina e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l’uso
- evitare di toccare gli occhi, il naso o la bocca con mani non lavate
- evitare contatti ravvicinati con persone che sono malate o che mostri sintomi di malattie respiratorie (come tosse e starnuti)
- rimanere a casa se si hanno sintomi
- fare attenzione alle pratiche alimentari (evitare carne cruda o poco cotta, frutta o verdura non lavate e le bevande non imbottigliate)
- pulire e disinfettare oggetti e superfici che possono essere state contaminate.
È possibile alleviare i sintomi assumendo farmaci per i dolori muscolari, articolari e la febbre.