Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una nostra lettrice.
Gentile Direttore,
all’ottavo mese di gravidanza devo recarmi in Ospedale per una visita prenotata giorni fa. Vorrei tanto evitare la fila alla cassa per pagare il ticket e non spero nemmeno nella priorità dato che il reparto in cui devo andare è quello di ostetricia e ginecologia, insomma… siamo tutte nelle stesse condizioni.
Leggo però con piacere, in calce al foglio di prenotazione, che “è possibile pagare il ticket sanitario per la prestazione in oggetto, presentando questo foglio presso una delle ricevitorie Sisal presenti sul territorio della Regione Lazio”. Magnifico, farò in un attimo, penso io. E invece…
Ne ho girate ben 6 di ricevitorie Sisal, camminando e stancandomi molto e perdendo inutilmente un sacco di tempo, dato che da ognuna uscivo a mani vuote: “operatore non disponibile”, “nessun collegamento”, “riprovare più tardi”, le frasi che comparivano sul video.
Non so se questa è la regola o mi è capitata una giornata storta, sta di fatto che alla fine mi sono dovuta rassegnare a fare la fila alla cassa dell’ospedale, ma almeno sono stata comodamente seduta.
Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente
Saluti,
Lucia