Di oltre 20mila cani ogni mese in Europa si perdono le tracce, “inghiottiti” nel buco nero della tratta dei cuccioli e sono circa 300mila gli animali di affezione che vengono commercializzati in modo illecito. Il Natale è il periodo nel quale si “impennano” le vendite dei cuccioli ma è anche un periodo fiorente per chi lucra sulla pelle degli animali.
Per questo la Lav, la Lega antivivisezione, lancia la campagna “A Natale, tutto l’anno, l’amore non si copra, si adotta” e rivolge un appello a chi sta pensando di “regalare” un cucciolo, affinché “la scelta venga compiuta in modo ponderato e si opti per l’adozione da un canile, mai per l’acquisto”.
“L’adozione da un canile – scrive in una nota la Lava – da un lato consente di contrastare l’odioso fenomeno del randagismo – in Italia ci sono oltre 100.000 cani in attesa di una famiglia – dall’altro contrasta la domanda che alimenta il commercio di animali ‘di razza’ e, quindi, anche l’incentivo per chi su questo business lucra illecitamente”. Ogni mese nei paesi dell’Unione Europea vengono “movimentati” circa 46 mila cani e che solo nella metà dei casi è possibile la tracciabilità, cioè ricostruire il percorso che li ha portati dalla nascita al destinatario: il resto diventa profitto per il mercato clandestino.
La legge c’è ma con pene troppo basse
Fortemente voluta dalla Lav, la legge 201 del 2010 fa dell’Italia l’unico paese dell’Unione ad avere una specifica normativa contro il traffico di cuccioli, con aspetti innovativi e importanti, come l’istituzione del delitto di traffico di cuccioli, le sanzioni amministrative e quelle accessorie, la confisca degli animali. “Nonostante l’innegabile passo avanti determinato da questa legge – scrive l’associazione – sotto il profilo sanzionatorio, le pene previste si sono rivelate poco o per nulla inibitorie per i trafficanti, fortemente motivati dai proventi alimentati da una domanda costante”.
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La pericolosità del fenomeno si evince anche dai numeri: solo nel 2018 sono stati sequestrati 309 cani e denunciate 27 persone. Dal 2010, anno in cui è entrata in vigore la legge contro la tratta dei cuccioli, fino al 2018, sono stati sequestrati 5.609 cani e 86 gatti (dal valore complessivo di 4.500.000 euro), 312, invece, le persone denunciate.
Per questo prima di Natale Lav lancia un allarme: “Occorre certamente rivedere la normativa rafforzando gli aspetti più deboli, ma è necessaria altresì un’opera di prevenzione e di sensibilizzazione che scoraggi l’acquisto di cuccioli e favorisca l’adozione di animali randagi. A cominciare da queste festività – ribadisce Lav, che come ogni anno rinnova il suo appello – L’amore non si compra, si adotta!”.