Il venditore, poiché è il soggetto con cui hai stipulato il contratto, a meno che il consumatore non abbia scelto un corriere differente rispetto a quello proposto dal venditore.
È sempre opportuno verificare il contenuto del pacco in presenza del corriere, soprattutto quando il pacco mostra evidenti segni di danneggiamento all’esterno. Se si riscontrano dei danni, è possibile rifiutare la consegna, chiedere al corriere di prendere nota del danno e informarne il venditore in modo da ottenere la sostituzione dell’articolo.
Quali sono i miei diritti nell’ambito della garanzia legale?
In Europa, la garanzia legale ha una durata di due anni ma è previsto l’inversione dell’onere della prova dopo i primi sei mesi dall’acquisto; ciò vuol dire che i difetti di conformità che si manifestano entro i primi sei mesi, si presume fossero esistenti sin dal momento dell’acquisto del prodotto e spetta al venditore dimostrare il contrario.
Il corriere è autorizzato a lasciare il pacco alla porta o nell’androne?
Anche se delle volte ciò si verifica, in realtà non dovrebbe. Se il corriere lascia il pacco senza che nessuno lo riceva e successivamente questo viene smarrito, il venditore diviene responsabile ed è obbligato a rimborsare quanto speso per l’acquisto. Questa regola non vale se hai concordato con il corriere che il pacco sia lasciato in un luogo specifico, come ad esempio un garage.
Se i pacchi vengono consegnati ai vicini, possono considerarsi “legittimamente recapitati”?
I servizi di spedizione generalmente inseriscono nelle condizioni contrattuali una clausola che autorizza i corrieri a consegnare i pacchi ai vicini del destinatario. Tali clausole non possono essere ritenute valide legalmente perché gli unici soggetti terzi autorizzati sono quelli eventualmente designati dal consumatore.
Sono obbligato ad accettare i pacchi dei miei vicini?
Assolutamente no, ma se si decide comunque di farlo, bisogna prestare molta attenzione: firmare con riserva di verifica, non aprire il pacco, non utilizzarne il contenuto e non lasciarlo incustodito davanti alla porta del vicino.
Diritto di recesso: cos’è?
Poiché quando acquisti online non sei nella posizione di poter controllare e valutare il prodotto, hai 14 giorni di tempo per restituirlo. Il termine decorre dal momento in cui ricevi il bene o, se si acquistano servizi, dalla conclusione del contratto. Da ricordare che il diritto di recesso non si applica ai bene deperibili, ai prodotti personalizzati e ai servizi di trasporto. È importante seguire la procedura espressamente prevista dal venditore per esercitare il diritto, non è sufficiente inviare semplicemente indietro il prodotto; per tale motivo è consigliabile utilizzare sempre il modulo di recesso fornito dal venditore.
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Cosa devo fare per esercitare il diritto di recesso correttamente?
Il prodotto deve essere opportunamente imballato; è preferibile utilizzare l’imballaggio originale, ma non è obbligatorio. È necessario, inoltre, fare attenzione e spedire il bene all’indirizzo corretto; in alcuni casi, l’indirizzo a cui restituire il bene potrebbe essere diverso da quello di provenienza del prodotto; in caso di dubbi, è bene chiedere direttamente al venditore.
Chi è responsabile dello smarrimento del bene in restituzione?
Il venditore, a meno che non si abbia deciso di utilizzare un corriere o un mezzo di spedizione diverso da quello indicato. È opportuno conservare la ricevuta della spedizione in modo che questa possa sempre essere tracciata e per essere in grado, in qualsiasi momento, di provare di aver rispedito indietro il prodotto.
Chi paga le spese di restituzione?
L’acquirente, sempre che il venditore lo abbia adeguatamente informato in proposito. Accade spesso che il venditore si faccia carico anche di queste spese, fornendo direttamente un’etichetta da apporre al pacco in caso di restituzione.
Chi può fornirmi assistenza nel caso in cui debba reclamare contro un venditore? Il Centro Europeo Consumatori Italia può fornirti assistenza gratuita nei reclami contro i venditori che risiedono e operano nella Ue, Norvegia o Islanda.