Anche Federconsumatori per il sì al referendum sulle trivelle. L’associazione, da sempre in prima linea della tutela dei cittadini e dei loro diritti, reputa inammissibile l’alone di vaghezza ed il silenzio creato attorno al referendum abrogativo “anti trivelle in mare”, del prossimo 17 aprile.
In questa data tutti i cittadini saranno chiamati ad esprimersi sulle trivellazioni, ovvero l’attività di ricerca ed estrazione degli idrocarburi nelle acque italiane entro 12 miglia marine (circa 22,2 km) dalla costa.
Votare Sì, spiega Federconsumatori, non significa solo tutelare il diritto alla salute, ma anche battersi per politiche energetiche sostenibili, per la tutela dell’ambiente e delle coste, patrimonio inestimabile del nostro Paese.È da sottolineare un elemento unico: è la prima volta nella storia della Repubblica che un quesito referendario è stato ammesso senza la raccolta di 150mila firme, bensì su richiesta dei Consigli Regionali di Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna e Veneto.
È importante che i cittadini siano adeguatamente informati su questa tematica, che interessa direttamente la loro salute e il loro territorio. Affinché vinca tale referendum abrogativo è indispensabile andare a votare, aggiunge l’associazione: se l’affluenza alle urne sarà inferiore al 50% la legge resterà immutata, indipendentemente dall’esito del voto.