Il tribunale distrettuale di Lione ha scagionato i laboratori Merck dall’accusa di non aver informato adeguatamente i consumatori del cambio di formulazione del farmaco Levothyrox (levotiroxina), nel 2017, cambio che ha creato – secondo diversi pazienti – seri problemi di salute, anche letali. Il gruppo di pazienti ha appello.
Secondo la sentenza, commentata da QueChoisir, i laboratori Merck non hanno nulla da rimproverarsi nella gestione della crisi di Levothyrox. Dalla richiesta di modifica degli eccipienti da parte dell’Agenzia nazionale per la sicurezza dei farmaci (Asmn) alla gestione dell’insoddisfazione dei pazienti che hanno subito effetti avversi, il produttore ha, secondo il giudice, scrupolosamente rispettato i propri obblighi normativi e le istruzioni delle autorità. “Contrariamente al sostegno delle 4.113 vittime che hanno chiesto la condanna di Merck per, tra l’altro, la mancanza di informazioni e il risarcimento di 10mila euro a persona. Hanno deciso di fare appello” scrive QueChoisir.
Nel febbraio 2018, come raccontato dal Salvagente, la seconda relazione del Centro di farmacovigilanza di Rennes aveva confermato eventi avversi associati alla nuova formulazione (dopo la sostituzione della prima formula) spesso gravi, invalidanti, e tali da mettere in pericolo di vita. L’Associazione francese dei pazienti tiroidei (AFMT) aveva deciso di effettuare un’analisi presso un laboratorio straniero sulla nuova formula di Levothyrox, dopo che molti pazienti avevano lamentato effetti collaterali. E la ricerca aveva che questa nuova formula contiene meno levotiroxina rispetto alle specifiche in vigore, il che potrebbe spiegare le disfunzioni del trattamento.