“Olivilla è l’unica ed innovativa linea di padelle con rivestimento anti-aderente all’olio di oliva Made in Italy che promette una cottura dei cibi sicura e salutare”. Cosi Illa, l’azienda produttrice, sponsorizza la sua ultima novità che promette di cucinare i cibi senza la necessità di aggiungere olio. Una promessa che costa caro: sul sito di mediashopping, infatti, un set di tre padelle viene proposto a un costo di 99,90 euro. Lecito chiedersi se e quanto valga la pena affrontare una spesa così importante.
Come è possibile ottenere un rivestimento all’olio d’oliva? Che tipo di vernice utilizza Illa per le sue Oliville? Le perplessità nascono da una constatazione: come si può utilizzare olio d’oliva in un ciclo di produzione per la realizzazione dell’utensile che passa in forno a più di 400 gradi sapendo che il punto di fumo dell’olio di oliva extravergine prima di diventare cancerogeno è di 210 gradi?
Il rischio è serio: non si può sottovalutare, infatti, che superata questa temperatura oltre alla acroleina il fumo dalla frittura del cibo possa contenere idrocarburi policiclici aromatici, ammine eterocicliche, formaldeide, acetaldeide, acrilamide. Le emissioni dal processo di frittura ad alta temperatura sono state classificate come “probabilmente cancerogene per l’uomo” (Gruppo 2a) dalla International Agency for research on cancer.
Dunque, il buon senso ci suggerisce di escludere che Illa utilizzi questo procedimento per ottenere una padella che definisce altamente salutare. L’altra opzione – più probabile – è che l’azienda spruzzi a freddo un’emulsione contenente olio d’oliva sull’ultimo strato antiaderente. Con quale risultato?
Irrisorio, o meglio non così straordinario come promette l’azienda. Spruzzare a freddo un’emulsione di acqua e olio equivale a cospargere la padella con olio aiutati da un batuffolo di cotone. Né più né meno. Se così fosse, basterebbe un solo risciacquo – di solito precedente al primo utilizzo – per lavare via l’olio tanto decantato.
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