
Caro Salvagente, ma quanti occhi ci vogliono per fare la spesa? Spesso si dice che noi consumatori siamo eccessivamente ansiosi, e in definitiva prevenuti nei confronti delle aziende. Ebbene vi racconto quello che mi è accaduto ieri, a voi decidere se davvero la nostra è paranoia.

Tra le molte disponibile nello scaffale del supermercato decido di optare per quelle Colfiorito, tanto per assaggiare una lenticchia tanto famosa e capire se davvero vale la fama che ha.
Il prezzo, 2,49 euro per 500 grammi, quasi 5 euro al chilo, mi sembra conveniente.
Sono un lettore del Salvagente, dunque uno di quelli che non dovrebbero essere a digiuno dei modi per difendersi da trappole e acquisti incauti.
Dunque un’occhiata al retro della confezione è per lo meno obbligatoria (in questo come in altri casi) ma mi accontento di leggere Colfiorito, Foligno per sentirmi rassicurato.
D’altronde quanto tempo è necessario per sentirsi tranquilli nell’acquisto di un pacchetto di lenticchie? direte voi.
Arrivo a casa e sistemando la mia spesa mi accorgo che di lato, nel lato meno visibile della confezione, con una scritta nera, difficile da individuare, spunta la vera paternità di Colfiorito: altro che Foligno, l’origine vera è distante
qualche migliaio di chilometri, visto che le lenticchie vengono dal Canada.
Inutile reclamare, suppongo.
Il nome Colfiorito è un marchio e non un’origine, a quanto ho dedotto. Resta forte la rabbia per sentirmi preso in giro da un’azienda che, evidentemente, in questo modo realizza buoni affari. Grazie, probabilmente, a troppi buchi della normativa che le consentono di registrare un marchio del genere.
Un saluto
Antonio Raiola, Napoli











