
Il tribunale europeo ha accolto il ricorso di Pan-Europe: “La Commissione nel 2021 ha agito illegittimamente riapprovando la cipermetrina perché non ha valutato la tossicità a lungo termine e ha preso per buone alcune misure di riduzione dei rischi non scientifiche”
“Il rinnovo dell’utilizzo della cipermetrina nel 2021 da parte della Ue è avvvenuto senza valutare prove della sua sicurezza“. È la prima volta che un’organizzazione della società civile, Pan-Europe nello specifico, porta un caso di approvazione di un pesticida dinanzi alla Corte di giustizia dell’Unione europea ottenendo per di più l’accogliemento del ricorso.
“La Corte Ue – scrive in una nota la Pesticide action network – ha concluso che la Commissione europea ha agito illegittimamente riapprovando la cipermetrina nel 2021, con gravi lacune nel dossier di riapprovazione, basandosi su misure di mitigazione del rischio per gli insetti non scientifiche e irrealistiche e non valutando la tossicità a lungo termine di almeno un prodotto a base di cipermetrina. La Corte di giustizia dell’Ue ha ricordato che le decisioni della Commissione europea devono essere basate sulla scienza e sufficientemente motivate”.
La cipermetrina è un insetticida piretroide sintetico altamente tossico per le api e gli organismi acquatici, sospettato di alterare il sistema endocrino umano.
La sentenza sottolinea che la Commissione europea non può eludere le conclusioni scientifiche dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) senza fornire giustificazioni solide e basate sull’evidenza.
“In linea con precedenti sentenze, la Corte Ue ha ricordato che il processo decisionale sui pesticidi deve essere basato su dati scientifici e debitamente giustificato; non è stato così”, ha affermato Martin Dermine, direttore esecutivo di Pan Europe. “Il diritto dell’Ue non è facoltativo: purtroppo è ricorrente che la Commissione, a volte sotto pressione degli Stati membri, come nel caso della cipermetrina, riapprovi sostanze che non soddisfano i criteri di sicurezza”.
“L’Efsa aveva chiaramente affermato che non era possibile identificare un uso sicuro della cipermetrina in condizioni realistiche. Tuttavia, la Commissione ha contraddetto tale parere, inventando misure di mitigazione del rischio non convalidate, come un’irrealistica riduzione del 99% della dispersione dei prodotti irrorati, fingendo che ciò avrebbe reso sicuro l’uso della sostanza. Questo caso, purtroppo, non è isolato: si tratta di una pratica ricorrente”, ha aggiunto Salomé Roynel, policy officer di Pan Europe.
La Commissione è ora tenuta a conformarsi alla sentenza e a riesaminare la propria decisione. Ciò dovrebbe comportare la revoca dell’approvazione della cipermetrina.









