
Le serrature smart promettono comodità e controllo da smartphone, ma introducono nuovi rischi: compatibilità, costi extra, vulnerabilità digitali e guasti che possono lasciarvi fuori casa. Ecco cosa sapere
Le chiavi che spariscono proprio quando ne abbiamo più bisogno, le porte sbattute con il mazzo rimasto all’interno, i dubbi su aver chiuso davvero prima di uscire. Le serrature smart – controllate tramite smartphone e sempre più diffuse – promettono di eliminare molti di questi inconvenienti. Ma la comodità va di pari passo con la sicurezza? E quali sono i rischi che il consumatore deve conoscere?
Il mensile francese 60 Millions de Consommateurs ha pubblicato una guida approfondita sul tema. Il Salvagente ne ha rielaborato i contenuti principali per offrire un quadro chiaro delle opportunità e dei limiti di questi dispositivi.
Come funzionano e cosa offrono
Già popolari in Asia e Nord America, le serrature smart stanno iniziando a diffondersi anche in Europa. Si presentano come un box da applicare sul lato interno della porta, con un piccolo motore alimentato a batteria e collegato via Wi-Fi al router domestico. L’utente può così aprire e chiudere la porta dallo smartphone, anche a distanza.
Le funzionalità includono:
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Chiusura automatica quando si esce di casa o a un’ora prestabilita.
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Apertura da remoto per familiari o ospiti occasionali.
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Codici temporanei per collaboratori domestici o tecnici.
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Possibilità di apertura tramite accessori esterni: tastierini numerici, lettori di impronte digitali, badge NFC, smartwatch.
Insomma, niente più mazzi di chiavi in tasca e nuove possibilità di gestione degli accessi domestici.
Installazione semplice, ma non sempre universale
Come ricorda 60 Millions de Consommateurs, l’installazione spesso è alla portata di tutti: la maggior parte dei modelli non richiede la sostituzione totale della serratura, purché il cilindro sia del tipo europeo.
Ma c’è un punto critico che non va sottovalutato: la compatibilità con un cilindro “a doppia frizione”.
È essenziale che la porta possa essere aperta dall’esterno anche se una chiave è già inserita all’interno. Senza questa caratteristica, se la serratura smart dovesse bloccarsi, si rischia di restare chiusi fuori.
Alcuni modelli includono un cilindro dedicato, aumentando però complessità e tempo di installazione.
Costi: tecnologia smart, prezzo meno smart
Le serrature connesse più economiche costano 100-150 euro, ma includono solo il box motorizzato, senza accessori né cilindro compatibile. Se serve un cilindro a doppia frizione, bisogna aggiungere 30-50 euro.
I modelli più diffusi di marchi come Nuki, Somfy, SwitchBot e Yale si collocano fra 200 e 250 euro. Le differenze riguardano:
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materiali più solidi
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motori più silenziosi e veloci
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design più curato
Gli accessori – indispensabili per un uso realmente pratico – possono però far lievitare di molto il prezzo:
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un kit Nuki completo di serratura, tastierino e sensore porta arriva a 419 euro
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Yale propone la serratura Linus L2 a circa 230 euro, ma il kit con tastierino sale a 360 euro,
Sicurezza: serve la certificazione NF&A2P
Per quanto riguarda la protezione dalle effrazioni, 60 Millions chiarisce un punto fondamentale: una serratura smart non rende più robusta la porta. Alcuni produttori, come Somfy e Verisure, offrono modelli integrabili con sistemi d’allarme, ma si tratta di soluzioni proprietarie.
Il tema della sicurezza informatica è invece cruciale. Il CNPP francese, che rilascia la certificazione NF&A2P, avverte che queste serrature introducono potenziali vulnerabilità software e wireless. I modelli certificati – ancora pochi – garantiscono:
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una parte meccanica robusta
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un cilindro altamente resistente all’effrazione
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un sistema digitale testato contro varie forme di hacking
La certificazione richiede in genere l’installazione da parte di professionisti, con un costo di almeno 600 euro.
Il rischio più comune? Restare chiusi fuori
Nonostante l’attenzione agli aspetti digitali, il problema più frequente resta sorprendentemente semplice: un malfunzionamento che vi lascia fuori casa. Può bastare:
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una batteria scarica
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una perdita della connessione
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un blocco del motore
Per questo motivo, il consiglio è di non fare affidamento esclusivo sulla tecnologia. Meglio continuare a tenere con sé una chiave tradizionale, per evitare spiacevoli sorprese.









