Ciucci contaminati da BpA: l’allerta si estende ad altri due prodotti

CIUCCI BpA

Dopo il richiamo di sei lotti dei ciucci Curaprox, la presenza di bisfenolo A, interferente endocrino pericoloso per i bambini, è stata confermata nei prodotti Sophie la Girafe e Foshan City Saidah venduto su Temu. Philips invece non conferma la contaminazione del proprio Avent

Venivano venduti con la dichiarazione “BpA free”, sostanza interferente endocrina vietata nei biberon e nelle tettarelle perché capace di alterare il sistema ormonale dei bambini, eppure sui ciucci è stato trovato il plastificante a seguito di test.

Il produttore svizzero Curaden, dopo il  test condotto dall’associazione dei consumatori slovena Zps, ha richiamato sei lotti dei ciucci Curaprox perché a seguito di contronalisi la sostanza è stata rilevata nello scudo esterno, non nella tettarella.

Ora però le analisi condotte da dTEst, testata ceca dei consumatori, allarga la contaminazione ad altri tre marchi: un ciuccio a marchio Sophie La Girafe, un succhiotto venduto da Temu e realizzato dalla Foshan City Saidah e un prodotto Avent della Philips che però, a seguito di ulteriori analisi ha escluso la presenza del Bisfenolo A.

Infatti, sentita dal Salvagente, la Philips precisa: “In merito a quanto riportato dalla stampa riguardo al succhietto Philips Avent SCF085/60, tutti i test condotti sia da Philips che da Dekra, la principale organizzazione indipendente al mondo per test, analisi e certificazioni, confermano l’assenza di BpA in tutte le nostre linee di succhietti“.